Rieti, opere d’arte galleggianti sul Velino per battere il virus

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Opere d’arte galleggianti a Rieti contro la paura del virus. E’ la prima edizione del festival denominato “(RI)verART #20: NO PNIC!”, a Rieti, sulle sponde e sul letto del fiume Velino. Si tratta di una rassegna d’arte moderna e contemporanea ispirata allo sport. Fino al 15 novembre, di giorno e di notte (le opere sono illuminate) sarà possibile ascoltare musica. E ammirare importanti opere d’arte dedicate ai campionati Europei di Atletica leggera under 18 che avrebbero dovuto svolgersi quest’anno a Rieti. Ma che la pandemia ha costretto a rinviare al 2021.

Suggestiva mostra a Rieti

La rassegna è ideata e realizzata da Alessandro Cavoli, direttore artistico del Teatro Rigodon-Fab Lab Turano e tra i principali promotori e divulgatori di arte – in tutte le sue forme –  del reatino, con il contributo del Comune di Rieti e della Regione Lazio. Cavoli ha voluto proporre arte contro la paura del virus: “L’arte – spiega – è un’ottima medicina contro l’angoscia e lo smarrimento generale che la pandemia sta creando nelle persone. (RI)ver Art lavora sul concetto di ‘arte da mostrare’ e le opere sul fiume – spiega Cavoli – cambiano il rapporto consueto tra visitatore e opera e modificano il volto della città”.

Opere d’arte fino al 15 novembre

Le opere d’arte saranno esposte tra Ponte Romano e Ponte Pietrolucci, al centro della città, tra i luoghi dell’arte e del divertimento del capoluogo reatino. Si tratta di 3 installazioni visuali, di oltre 10 metri quadri ognuna (la più grande raggiunge i 30 metri), riprodotte su speciali materiali capaci di resistere all’acqua e ancorate al fondo del fiume o legate alle sponde. Della prima metà del 900, sono opere che raccontano lo sport: la prima è ispirata all’opera “I corridori” di Robert Delaunay, la seconda al quadro “Ritmo” di Sonia Terk Delaunay, la terza è “Il Saltatore con l’Asta”. C’è, inoltre, una creazione sonora che trasforma un mulino ad acqua in miniatura in carillon e riproduce, col sostegno della corrente del Velino, l’Inno alla Gioia di Beethoven, oggi più noto come Inno Europeo-