Rieti, sgominata gang di nigeriani che spacciava davanti una struttura per i tossicodipendenti

nigeriano violento (2)

Gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Rieti, coordinati dalla Procura della Repubblica, hanno dato esecuzione a una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nei confronti di alcuni nigeriani ritenuti responsabili di spaccio di sostanze stupefacenti. L’operazione di polizia giudiziaria, chiamata “Free bridge”, ha visto coinvolti circa 60 poliziotti Questura di Rieti, delle Squadre Mobili delle Questure di Roma, Frosinone, Latina e Terni, nonché uomini del Reparto Prevenzione Crimine Lazio. Intervenuti all’alba per reprimere lo spaccio, in particolare di eroina, nell’area sottostante il Ponte Cavallotti, limitrofa alla struttura per la cura e la riabilitazione dei tossicodipendenti.

Uno spacciatore si butta nel fiume Velino

E’ lì che gli investigatori della Polizia di Stato, dopo aver eseguito numerosi servizi di osservazione e pedinamento, attuati anche grazie alle numerose segnalazioni dei cittadini, hanno individuato la base operativa dei nigeriani. Tutti indagati per lo spaccio in un luogo periferico e coperto da una fitta vegetazione a ridosso del fiume Velino. Una posizione tale da ostacolare l’intervento delle Forze dell’Ordine, permettendo loro, in caso di controlli delle volanti, di disfarsi dello stupefacente gettandosi nel fiume. Il blitz sotto il Ponte Cavallotti ha permesso di individuare, all’interno di capanne di fortuna, cinque nigeriani, due arrestati, mentre un terzo, arrestato poiché colto in flagranza del reato di detenzione di dosi di eroina destinate alla vendita, nonché trovato in possesso di materiali per il confezionamento ed il taglio dello stupefacente.

Un nigeriano aggredisce i poliziotti con calci e pugni

Durante l’operazione, gli Agenti, che vigilavano le aree limitrofe per evitare tentativi di fuga da parte delle persone controllate, hanno notato altri tre giovani nigeriani che si stavano avvicinando all’area dell’operazione antidroga e hanno cercato di identificarli. Alla vista degli uomini della Polizia, i tre si sono dati alla fuga nonostante un agente, al fine di dissuaderli, avesse esploso due colpi in aria con la propria pistola di ordinanza. Uno dei tre, al fine di sottrarsi al controllo, si è gettato nelle acque del fiume Velino, prima di essere recuperato e soccorso anche con la collaborazione dei Vigili del Fuoco e dei sanitari del 118. L’uomo, una volta messo in salvo, ha aggredito con calci e pugni i soccorritori causando loro delle lesioni, fortunatamente non gravi, ed è stato quindi arrestato per resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale.