Rifiuti a Roma, no al porta a porta a Spinaceto e Tor de’ Cenci: “Anni di promesse mai mantenute”
Niente raccolta porta a porta a Spinaceto e Tor de’ Cenci. Dopo anni di richieste, incontri e promesse, arriva la conferma ufficiale che i quartieri di Roma Sud non rientreranno nel piano di estensione del PAP.
La conferma è arrivata direttamente dal Comitato di Quartiere Tor de’ Cenci – Spinaceto – Tre Pini – Castel di Decima, che attraverso un post su Facebook ha reso noto l’esito dell’ultimo incontro con la Presidente del Municipio Di Salvo e la giunta municipale. Durante la riunione, l’Assessore Gregori ha annunciato ufficialmente che la raccolta differenziata porta a porta (PAP) non verrà estesa ai quartieri di Spinaceto, Tor de’ Cenci e dintorni.
Una decisione che, come sottolineato dal Comitato, i cittadini attendono da anni, ma che ancora una volta viene rinviata a data da destinarsi.
“Richiesta che portiamo avanti da anni e che non vedrà la luce almeno al momento”, si legge testualmente nel comunicato pubblicato dal Comitato.
Una scelta che ha provocato profonda delusione tra i residenti, ormai stanchi di sentirsi esclusi da un servizio che in molte altre aree della Capitale è diventato la norma.

Nuove campane in arrivo, ma i cittadini chiedono il porta a porta
Se da un lato la raccolta porta a porta viene ancora una volta negata, dall’altro è stato confermato che a partire dalla fine del 2025 o inizio 2026 sarà avviata la sostituzione dei vecchi cassonetti stradali con nuove campane bilaterali per la differenziata.
Il piano, già illustrato nei mesi precedenti, prevede l’introduzione di postazioni più moderne, compatte e capienti, che secondo il Comune dovrebbero migliorare l’efficienza e la pulizia delle aree pubbliche.
Queste le caratteristiche principali delle nuove campane:
- Svuotamento dall’alto: i rifiuti verranno prelevati con mezzi automatizzati, riducendo tempi e traffico.
- Accesso bilaterale: i cassonetti saranno utilizzabili da entrambi i lati, facilitando il posizionamento.
- Capienza maggiore: ogni campana potrà contenere fino a 13.500 litri, rispetto ai 9.600 dei contenitori attuali.
- Risparmio di spazio: ogni batteria occuperà meno strada, liberando circa 3,5 metri lineari.
- Design ordinato: le campane seguiranno un ordine fisso per ogni frazione (indifferenziato, umido, carta, plastica).
- Doppia apertura: maggiore accessibilità anche per persone con mobilità ridotta.
- Colori uniformi: la colorazione rispetterà la normativa UNI 11686/2017 per un facile riconoscimento dei contenitori.
Tuttavia, per molti cittadini si tratta solo di un cambiamento estetico, che non affronta il vero problema della gestione rifiuti e non sostituisce l’efficienza del porta a porta.
“Un’altra promessa mancata, ci sentiamo abbandonati”
Sotto al post ufficiale del Comitato, i commenti raccolgono una valanga di critiche, frustrazione e sfiducia nei confronti dell’amministrazione. Tanti i cittadini che parlano apertamente di scelte politiche penalizzanti per la periferia.
«Continuano a prendere in giro la periferia. Hanno scelto di lasciarci senza PAP perché sanno che nessuno protesterà», scrive un’utente, puntando il dito contro la gestione municipale.
«Nulla di buono… pensano di risolvere i problemi del quartiere cambiando solo i cassonetti?», commenta un altro residente.
Molti accusano l’assenza del PAP di favorire il degrado ambientale, segnalando un aumento dei rifiuti abbandonati, il proliferare di topi e un continuo flusso di spazzatura proveniente da altri quartieri.
«Tutti i giorni segnalo al 060606 cumuli di rifiuti lasciati la notte da trasportatori abusivi», racconta un’abitante esasperata.
«Non vogliono fare il porta a porta, ma intanto i rifiuti arrivano da altri quartieri e restano qui», si legge in un altro commento. «E continuerà la scena quotidiana di persone che rovistano nei cassonetti, peggiorando decoro e pulizia del quartiere», ha aggiunto un altro residente.
La sensazione generale è che il quartiere sia stato trascurato, nonostante le continue richieste dei cittadini. «È evidente che la periferia viene sempre dopo. Troppe promesse mai mantenute», conclude un utente amareggiato.