Rifiuti, anche la Cgil attacca Gualtieri. ‘Ci vuole l’esercito’

La Cgil va all’attacco del sindaco Gualtieri sulla ‘bomba’ dei rifiuti. Il che è una notizia, per la soglia sindacale da sempre vicina alla sinistra. Ma sulla spazzatura, il rapporto tra il sindacato e il primo cittadino sembra davvero essere partito con il piede sbagliato. Dopo i proclami iniziali, e l’illusione di poter pulire la città in poche settimane. Invece, i cassonetti sono ancora strapieni. E l’immondizia trabocca sui marciapiedi. Emanando in molto quartieri odori nauseabondi, anche a causa del caldo intenso. Il motivo è il solito. La carenza di impianti, e un ciclo dei rifiuti troppo fragile. Che è andato definitivamente in tilt con l’incendio di Malagrotta. Ma anche alcune scelte precedenti, come quella di togliere spazzini dalla periferia per garantire maggior decoro al centro storico, avevano già fatto storcere il naso alle rappresentanze dei lavoratori. Adesso, avanzano ogni giorno circa 900 tonnellate di immondizia. Che vanno in parte in altre regioni, come il Piemonte. E in parte in altri impianti TMB del Lazio. Intanto, Ama può contare solo su Ricca Cencia, a mezzo servizio. Tutto il resto è bruciato o sequestrato. Mentre a Guidonia, dopo il dissequestro lo stabilimento della galassia Cerroni è ancora fermo. Per la forte contrarietà dei cittadini. Insomma, un quadro di vera e propria emergenza. Ecco perché il segretario di Roma e Lazio della Cgil Natale di Cola, ha attaccato l’amministrazione a testa bassa. E ha chiesto l’intervento dell’esercito. Per scongiurare altri disastri, e possibili danni per la salute pubblica.

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La Cgil vuole l’esercito contro il caos rifiuti. E dice no al termovalorizzatore

E a tuonare contro il sindaco Gualtieri c’è anche la Cgil. Sindacato da sempre vicino al centrosinistra i rapporti non sono partiti nel migliore dei modi con il nuovo primo cittadino. Specie appunto al capitolo rifiuti. Contestata aspramente la scelta di realizzare un termovalorizzatore, anche la gestione dell’emergenza in corso non è stata condivisa dai rappresentanti dei lavoratori. “L’amministrazione non ha avuto il coraggio di dichiarare l’emergenza e di fare cose straordinarie” tuona il segretario della Cgil Roma e Lazio Natale Di Cola. “Bisognava trovare luoghi dove stoccare dalle 10 alle 20mila tonnellate di rifiuti per permettere alla città di non avere questa emergenza. Era politicamente difficile e bisognava chiedere aiuto all’esercito ma era necessario perché ci vogliono decine di giorni per recuperare i rifiuti a terra”.