Sui rifiuti è pure la Cgil a scatenarsi contro Gualtieri

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Sui rifiuti di Roma una botta niente male quella della Cgil contro il sindaco Gualtieri. Che suoni anche come allarme per chiunque voglia mettere la mani sulla materia con semplici proclami. Magari ignorando la realtà delle cose e le soluzioni per risolverle.

Il termovalorizzatore si deve fare, l’Ama deve saper far funzionare l’azienda. E non servono certo dirigenti extralusso che guadagnano pacchi di soldoni senza garantire la pulizia della città.

Cgil contro Gualtieri sui rifiuti

Altro che ciclo dei rifiuti, l’unica cosa che circola sono le montagne di spazzatura nelle Capitale. E lo testimonia proprio la Cgil che a Gualtieri hanno mandato le cartoline sui rifiuti con una mappa della città divisa per municipi, con foto di cumuli di immondizia allegati a ciascuna delle 15 porzioni in cui è divisa la Capitale e che pubblichiamo anche noi.

“La città è sporca – si legge nel post Facebook del sindacato – e le lavoratrici e i lavoratori di Ama inviano una cartolina al sindaco Gualtieri con le immagini, provenienti da tutta la Capitale, di ciò che hanno dovuto affrontare e chiedendogli di ascoltare chi lavora per affrontare l’emergenza“. “Noi faremo come sempre la nostra parte – scrivono i lavoratori nella cartolina – ma chiediamo un cambio di passo nella gestione dell’Ama, più sicurezza, più assunzioni, più mezzi e strumenti per migliorare il nostro lavoro.

E pure Santori (Lega) contro il sindaco

Suona una musica simile anche la Lega in Campidoglio con una nota indignata del capogruppo Fabrizio Santori.

Il rientro dalle ferie natalizie – dice – “è drammatico con le strade sommerse dai rifiuti la cui raccolta è resa ancora più difficoltosa dal cattivo tempo. Un copione già scritto nell’insopportabile atteggiamento del Campidoglio che pare remare contro il decoro, l’igiene, la tutela sanitaria di adulti e bambini. E registrando ancora una volta il solito nulla di fatto senza mettere in campo soluzioni degne di una metropoli e di una città d’arte importante e unica come Roma. Non è possibile con il rientro a scuola e al lavoro tollerare oltre questo stato di cose. Vivere nell’immondizia, nella calca, nel caos e nell’incuria non può e non deve diventare l’insopportabile e pericolosa quotidianità.