Rifiuti a Natale? Il Comune suggerisce di non incartare i regali…

Rifiuti Natale

Un albero di Natale con i rifiuti al posto delle classiche palle. È l’immagine triste ma geniale che campeggia su twitter e simboleggia il tempo che scorre a Roma.

E ormai siamo davvero al ridicolo, come non ha esitato a dire Barbara Saltamartini, deputata della Lega, che non manda giù le inefficienze del Comune di Roma.

Rifiuti, a Natale colpa dei regali…

A partire dal piano rifiuti del Campidoglio, che bolla come “ridicolo”, per di più sotto Natale.

Del resto, è proprio l‘assessore ai rifiuti, Sabrina Alfonsi, ad aver iniziato malissimo il suo mandato. I cittadini romani, che negli anni scorsi hanno dovuto sopportare il degrado firmato Raggi, hanno dato un mandato chiaro al sindaco e alla sua giunta.

Invece, la nuova amministrazione arriva a chiedere di non incartare i regali. Una proposta, a dir poco bislacca, di chi non ha un programma preciso per la gestione delle emergenze. Ma quando il Pd ha chiesto il voto ai romani davvero pensava di proporre questo genere di soluzioni estemporanee?

Se il buongiorno si vede dal mattino, c’è da temere il peggio per la nostra città, soprattutto in vista degli importanti appuntamenti che attendono Roma, a partire dal Giubileo.

Saltamartini (Lega): “Siete ridicoli”

Ha buon gioco la deputata leghista a ricordare che Gualtieri in campagna elettorale ha ammaliato gli elettori con strabilianti proposte ed eccolo qui: “Lo straordinario piano rifiuti dipendera’ da quanta carta e fiocchi utilizzeranno i romani. Se non fosse drammatico per la città, sarebbe ridicolo”.  

E’ difficile comprendere chi suggerisca certe sciocchezze ai nuovi amministratori della Capitale, che paiono quasi voler prendere in giro i romani. Senza rendersi conto delle ironie che li inseguono – consiglieri e assessori –  perché  sembrano sempre più inadeguati ai ruoli rivestiti.

Chi ha l’onore di amministrare la Capitale d’Italia ha invece il dovere della serietà. Anche nel Pd si comincia ad ammetterlo a denti stretti: perché – dicono i dirigenti più autorevoli – “Gualtieri è vittima dell’effetto annuncio e non si rende conto che la luna di miele con gli elettori sembra già finita”.