Ascoltatelo Fabio Altissimi, che di rifiuti se ne intende più di voi.
Dice il patron di Ridambiente, che è uno degli impianti più funzionanti (e belli) della regione Lazio ad Aprilia, in provincia di Latina.
Le domande di Fabio Altissimi
No, non chiede per se stesso Fabio Altissimi, e forse ha capito che è inutile rivolgersi ad una politica sorda. Fa una domanda semplice semplice ai candidati a sindaco di Roma: dove bisognerà mettere l’immondizia che si accumula?
Già, perché finora si dicono solo frasi vuote.
“Raccolta differenziata”, come venti anni fa. “No alle discariche”, salvo che non siano quelle fuori città. “Termovalorizzatori”, che però non vedremo – ad andare bene – prima di qualche anno.
E ovviamente nessuno dice dove….
Prima del 3 ottobre sarebbe opportuno saperne di più dai candidati che vanno per la maggiore, da Michetti a Gualtieri, da Calenda e pure dalla Raggi che però abbiamo già visto tristemente all’opera. Il suo non fare è costato una cifra enorme sulla Tari pagata dai cittadini dell’Urbe.
Non spetta all’imprenditore Altissimi indicare le soluzioni, ma a chi si candida a governare la Capitale d’Italia. Lui – e non solo lui – vuole solo sapere se ci sarà un mercato aperto o blindato come al solito, a partire dalla Regione Lazio, che dovrebbe trovare sulla sua strada qualche magistrato disponibile a fare domande…
Dove poseremo l’immondizia?
Dopo il ballottaggio, dove poseremo l’immondizia? Ce lo fate sapere? Mancano una ventina di giorni all’insediamento di qualcuno di voi.
Non servono più nemmeno i programmi. Ma dovete dirci cosa e dove. Vantate fior di tecnici a vostra disposizione. Bene, è ora che con trasparenza si indichi la strada che volete seguire: cassonetti? Porta a porta? Discariche? Impiantistica? Termovalorizzatori? Inceneritori? Gassificatori? E’ tutto quello – o quasi – che prevede la vasta disponibilità in materia.
Una sola cosa non si può fare: sfuggire alle domande. Dopo Raggi 1 non vogliamo Raggi 2. Come metodo e come inerzia.