Rimosso un nido di vespe velenose a Monteverde. Roma è sempre più uno zoo

Si amplia l’elenco degli insetti pericolosi e degli animali esotici e orientali che conquistano Roma. Dopo la tartaruga azzannatrice, l’ultimo avvistamento che preoccupa è quello delle «Vespe orientalis». Imenotteri più velenosi del calabrone. Un’abitante di Monteverde è stata costretta a chiedere aiuto agli esperti per far estirpare dal suo balcone un nido di calabroni orientali. Così, oltre a gabbiani, pappagallini, topi, larve nei cassonetti e cinghiali in libertà, adesso ci dobbiamo preoccupare anche delle varianti degli insetti. Come se non bastassero quelle del covid. O la zanzara tigre. Un ‘regalo’, si fa per dire, delle temperature africane. Che sono terreno fertile per queste specie, prima inesistenti alle nostre latitudini. E con l’immigrazione incontrollata, è fin troppo facile che qualche uovo si nasconda in una valigia, tra gli indumenti o in mezzo ai capelli. Abbastanza, per consentire alle nuove vespe di riprodursi.

L’allarme della donna a Monteverde, sul mio terrazzo ci sono vespe che non ho mai visto

Tornata dalle vacanze una donna a Monteverde ha notato un via vai di strane vespe. Che indisturbate hanno scelto un buco nel muro, all’altezza del balcone e di alcune finestre di casa sua, per nidificare. Preoccupata dalla cosa, si è rivolta a Andrea Lunerti, etologo naturalista. Diventato famoso proprio per i suoi interventi in caso di avvistamenti di specie insolite nel contesto urbano.

«È usuale, in questo periodo dell’anno, essere contattato per rimuovere alveari o nidi di calabroni. Ma non mi era mai capitato di trovarmi difronte ai calabroni orientali, una specie aliena che a Roma, e probabilmente nel centro Italia, non era mai stata censita», ha spiegato Lunerti. Che per la sua abilità nel catturare serpenti ed altri animali, a Morlupo comune dove risiede, è considerato una sorta di mister Crocodile Dundee.

«I calabroni orientali differiscono dalla vespa crabro, il classico calabrone, per la colorazione — spiega meglio Lunerti —. Sull’addome e sulla testa hanno infatti delle fascette gialle che la specie nostrana non ha. Ma soprattutto questi imenotteri, che hanno la capacità di orientare parzialmente il pungiglione colpendo anche lateralmente rispetto al loro corpo, sono un po’ più velenosi». Quindi, se vediamo questi strani insetti, facciamo la massima attenzione. E soprattutto, chiamiamo subito una ditta di disinfestazione autorizzata. Prima di essere punti, con conseguenze anche gravi.