Rinaldo Vuerich, il 55enne di Fiumicino morto sul monte Toc: era uno dei migliori piloti di parapendio

Trent’anni di esperienza alle spalle e un destino beffardo che non ha fatto sconti. Rinaldo Vuerich, un 55enne di Fiumicino che lavorava nella falegnameria di famiglia, ha perso la vita mercoledì scorso sul monte Toc, a Soverzene, proprio mentre faceva quello che più amava: il parapendio. La tragedia è avvenuta nel Bellunese, lì dove l’uomo è precipitato a quota 1.480 metri: prima è finito contro una roccia, poi a valle. E per lui, nonostante i soccorsi e l’allarme dato da un compagno non c’è stato nulla da fare: è morto, il suo cuore ha smesso di battere in ‘volo’.
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Morto Rinaldo Vuerich di Fiumicino
Rinaldo Vuerich, conosciuto in tutta Italia, era considerato uno dei migliori piloti di parapendio. E mercoledì scorso, nella tarda mattinata, stava facendo quello che più amava quando ha perso la vita per cause ancora tutte da accertare. Col suo parapendio si sarebbe schiantato su una parete di roccia durante il rientro verso il Pordenonese. La vela del 55enne si sarebbe chiusa improvvisamente e lo avrebbe fatto precipitare, senza lasciargli purtroppo scampo.
Le bacheche social, come accade spesso in questi casi, sono inondate di messaggi di affetto, vicinanza e cordoglio. Tra rabbia e incredulità per quello che è accaduto. “Eccoci in una delle nostre meravigliose avventure. Ora però, sei salito davvero troppo in alto amico mio. Tienici sempre d’occhio e veglia su di noi Zii. E dajje sempre de spidde…Per puro caso, proprio oggi ho rifatto la stessa foto, ma senza più te” – ricorda Giorgio, seguito da tanti amici che hanno perso un punto di riferimento importante. Un mito per molti, un grande professionista, un uomo dal cuore immenso.