Rincari di Pasqua, gli italiani riscoprono gli antichi dolci fatti in casa: ecco la mappa

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Rincari di Pasqua, gli italiani e il fai da te. La colomba batte le uova di cioccolato e si classifica come dolce preferito delle feste. Anche se in più di quattro famiglie su 10 (41%) si preparano quest’anno in casa i dolci tipici della Pasqua, anche per effetto del caro prezzi scatenato dalla guerra in Ucraina. È quanto emerge dall’indagine Coldiretti/Ixe’ sulla Pasqua degli italiani in cui si evidenzia che la colomba è presente nel 71% delle tavole, cinque punti percentuali in più rispetto all’uovo di cioccolata che non mancherà nel 66% delle case. Il ritorno della cucina casalinga fai da te con la riscoperta dei dolci della tradizione é una tendenza spinta dal caro prezzi. Che non ha risparmiato i prodotti di pasticceria, con gli aumenti dei costi energetici. Nelle famiglie si è così tornati ai fornelli recuperando antiche ricette della tradizione contadina.

Dolci fatti in casa dall’Abruzzo alla Lucania alla Calabria

In Abruzzo ci sono gli scenografici cavalli e pupe, biscotti a base di pasta frolla arricchita con un uovo sodo. In Basilicata troviamo le pannarelle, che sono delle preparazioni pasquali spesso a forma di treccia o cuore chiuse a cerchio con un uovo al centro per evocare l’idea di un cestino pieno di dolci per i bambini. In Calabria – spiega Coldiretti – ci sono i cuculi, tipici dolci pasquali fatti con una pasta di pane piuttosto zuccherata, aggiungendo qualche goccia di anice e di scorza di limone per dargli una caratteristica nota di sapore. In Campania sulle tavole pasquali c’è la pastiera e i quaresimali caratterizzati da una grande quantità di mandorle nell’impasto. Dall’Emilia arriva il Bensòne che è tra i più antichi dolci del territorio di Modena. Dalla forma ovalizzata, con la farcitura di marmellata di prugne e amarene.

Ogni regione ha il suo dolce tipico di Pasqua

Il Friuli regala invece la pinza, un dolce – spiega Coldiretti – di antica tradizione che si presenta come una pagnotta arrotondata sulla quale viene incisa una croce a simboleggiare il martirio di cristo. Si passa alla pizza dolce del Lazio tipica di Roma, un dolce a forma di panettone molto profumato e molto gustoso. Mentre la Pigna di Pasqua è tipica della Ciociaria ricco di uvetta, canditi, vaniglia, cannella, anice. In Liguria troviamo i canestrelli pasquali, cestini intrecciati di pasta frolla, con al centro o sui bordi delle uova talvolta colorate. Dalla Lombardia arriva la classica colomba di Pasqua a base di farina, burro, uova, zucchero e buccia d’arancia candita. In Puglia immancabili sono le scarcelle biscotti di frolla con zucchero, farina, uova, olio, scorza di limone, talvolta latte.

Sono tutti dolci molto ricchi di aromi

In Sardegna troviamo le Pardulas a base di formaggio o ricotta e l’Aranzada nugoresa finissimi fili di buccia d’arancia cotti lentamente nel miele e arricchiti da filetti di mandorle tostate. In Toscana invece abbiamo la Schiacciata Pisana un pane dolce dall’inconfondibile aroma di anice che viene accompagnato dal vin santo. In Trentino Alto Adige troviamo la corona pasquale, una treccia dolce lievitata e anche il fochaz-osterbrot, un pane dolce piatto di farina di grano, generalmente a forma di coniglietto. In Umbria invece abbiamo la Ciaramicola, con alchermes, meringa e zuccherini colorati. In Val d’Aosta c’è la flantse o flantson, pani di segale appiattiti, di solito a forma rotonda, con zucchero, burro, uvetta, mandorle e canditi. In Veneto invece il dolce della tradizione contadina si chiama fugassa e vanta origini molto antiche.

(Foto: saporilucani.com)