Rinnovata in sordina la concessione di Aeroporti di Roma ai… Benetton

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Rinnovata alla chetichella la concessione di Aeroporti di Roma (AdR), ossia Fiumicino e Ciampino, ai Benetton. E non rinnovata provvisoriamente, per un anno, no. La cocnessione è stata rinnovata sino al 2044. Sembra incredibile, ma è così. Lo racconta Il Fatto quotidiano, sottolineando come non ci sia stata alcuna gara pubblica né il dibattito in parlamento o l’intervento del ministero competente. D’accordo, si trattava di un “semplice” rinnovo della concessione, però non dimentichiamoci che nel frattempo c’è stato il caso del Ponte Morandi.

Rinnovata la concessione, ecco la storia

Per comprendere meglio la vicenda, ricordiamoci del Natale 2012, quando il morente governo di Mario Monti autorizzò il semaforo verde all’aumento delle tariffe aeroportuali dell’aeroporto di Fiumicino. Insieme al raddoppio dell’aeroporto stesso, che si traduce in una colata di cemento di proporzioni gigantesche in tutta la zona. Il tutto con centinaia di milioni di euro in più per i gestori dello scale internazionale. Ai tempi il ministro delle Infrastrutture era Corrado Passera e quello dell’Economia Vittorio Grilli.

Sventata la cementificazione del litorale

L’intenzione era di cementificare 1.300 ettari intorno all’aeroporto, per raddoppiarne le potenzialità. Sempre Il Fatto quotidiano accertò che quei terreno erano di proprietà della Maccarese SpA, azienda agricola, di proprietà dei …Benetton. Che la acquistarono nel 1998 dall’Iri. Però nell’accordo c’era l’impegno di mantenerla come azienda agricola, a meno di un esproprio. E chiaramente un aeroporto è un servizio di utilità pubblica, quindi l’esproprio sarebbe giustificabile. Tuttavia questa operazione fu impedita dall’attivo Comitato Fuoripista di Fiumicino, che anche adesso è intervenuto nella vicenda.

Il Comitato si è ovviamente stupito della rinnovata concessione fino al 2044, della quale peraltro si sapeva già nel 2012, ed è andato a fondo. Per farla breve, si è scoperto che nel 1974 lo Stato aveva affidato la concessione ad Adr, che allora era dell’Iri. Nel 1992, però con la legge sulle privatizzazioni di Giuliano Amato, l’AdR chiese quanto sarebbe durata la concessione ese avesse potuto essere rinnovata. E il direttore dei Trasporti Francesco Pugliere, dopo parere dell’Avvocatura dello Stato,  garantisce che la concessione sarà rinnovata fino al 2044. Era il 1998. La scadenza è confermata nel 2044. E oggi, in sordina, una letterina ha ratificato questo.

Nella concessione clausole vessatorie per lo Stato

Infine, sia la concessione di Autostrade sia quella di AdR sono pesantemente favorevoli ai Benetton e sfavorevoli allo Stato italiano. Le due concessioni sembrano fatte con la fotocopiatrice e sono piene di clausole sfavorevoli allo Stato qualora decisse di attuare una revoca. Anche in caso di colpa grave del gestore. Se ne parlò ai tempi del Ponte morandi, ed è proprio così.