Riparte la scuola. Tra green pass, timori e scioperi

Oggi 13 settembre 2021 il rientro a scuola riguarda 10 regioni italiane e quasi 4 milioni di studenti.  Il Lazio riapre le scuole di tutti gli ordini e gradi. Con 720 mila alunni in presenza, insieme ad Abruzzo, Basilicata, Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte, Umbria, Veneto. Oltre a Valle d’Aosta e Provincia autonoma di Trento. Si ricomincia la scuola con due fasce di orari per evitare affollamenti sui mezzi pubblici. Campanella alle 8 per i più piccoli e alle 9,30 di mattina per i licei. Dunque le entrate a Roma sono state scaglionate in modo che il 60% degli alunni potesse iniziare in prima fascia, a seguire gli altri. Non pochi i disagi, però, per chi a causa dell’entrata ritardata uscirà di scuola non prima delle 3 di pomeriggio, con due intervalli brevi per la merenda e senza interruzione per il pranzo. Questo è stato necessario nonostante siano state potenziate le linee ATAC e Cotral con 1500 corse in più.  

Test salivari ai ragazzi e Green Pass per il personale della scuola

Inoltre ricominceranno subito i monitoraggi a campione con i tamponi salivari a scuola. Per evitare nuove chiusure all’inizio del terzo anno della scuola dell’era Covid-19. Saranno coinvolti istituti in tutta la Regione, dove si arriverà a 30mila test salivari in una cinquantina di scuole campione. I prelievi verranno effettuati almeno due volte al mese. In una seconda fase, sempre nel Lazio, è previsto il coinvolgimento dei genitori ai quali saranno consegnati dalle Asl dei tutorial e dei kit per effettuare i tamponi direttamente a casa. Mentre il Green pass è obbligatorio per tutti gli adulti che entrino nelle scuole. Dal  personale didattico e non fino ai genitori o altri parenti degli studenti. Le mascherine dovranno essere sempre indossate al chiuso dai sei anni in su. Restano fissate anche le regole di distanziamento sociale e di igiene personale oltre che l’obbligo per le scuole di areare spesso gli ambienti mantenendo le finestre aperte. Le attività extracurricolari saranno garantite in zona bianca mentre rimarranno limitate nelle regioni gialli, arancioni o rosse. 

Già studenti in sciopero a Roma

Si prevede comunque turbolento questo rientro in classe sopratutto per i licei. I cui studenti sono già pronti a scioperare davanti al Ministero della Pubblica Istruzione a Roma. I giovani aderenti alla Rete degli studenti medi si mobiliteranno “per denunciare – spiegano – l’assenza di certezze sul rientro scolastico. Il mancato coinvolgimento nelle decisioni prese e l’inesistenza di qualsiasi piano di investimento per il futuro delle nuove generazioni, a partire dal PNRR”. Appuntamento al Ministero già alle 10.00 di questa prima mattinata di scuola, per una generazione di alunni che si è sentita messa all’angolo dalle direttive che vengono sempre dall’alto. Il rientro a scuola, spiegano, per il secondo anno consecutivo sembra essere stato deciso con slogan politici più che con misure veramente ad hoc che garantiscano il diritto allo studio a tutti.

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