Risalgono i contagi e i morti. Vaccini, la Regione Lazio corre da Putin come Orban

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La situazione dei contagi peggiora. E vedremo a febbraio, quando si manifesterà l’effetto scuola. Sono 10.593 i contagi da coronavirus in Italia resi noti oggi, secondo i dati del bollettino della Protezione Civile diffuso dal ministero della Salute. Da ieri sono stati registrati altri 541 morti che portano il totale a 86.422 dall’inizio dell’emergenza legata all’epidemia di covid-19. Nelle ultime 24 ore sono stati eseguiti 257.034 tamponi, con un tasso di positività è al 4,1%. Sono 49 in meno i pazienti in terapia intensiva, diminuzione che porta il totale dei ricoverati in rianimazione a 2.372. Calano anche i ricoverati con sintomi che sono 69 in meno in 24 ore. Sono 21.355 in totale i ricoverati nei reparti con coronavirus.

Anche nel Lazio aumentano i contagi

Nel Lazio su quasi 10 mila tamponi (+1.506) e quasi 20 mila antigenici per un totale di circa 30 mila test, si registrano 1.039 casi positivi (+165), 43  decessi (+3) e 2.525 i guariti. Diminuiscono ricoveri e terapie intensive, mentre aumentano casi e decessi. Sono complessivamente 66.132 i casi attualmente positivi a Covid-19, di cui 2.544 ricoverati, 283 in terapia intensiva e 63.305 in isolamento domiciliare. Dall’inizio dell’epidemia i guariti sono in totale 128.709, i decessi 4.765 e il totale dei casi esaminati è pari a 199.606. Nelle province 150 casi e sei decessi. Nella Asl di Latina 49 i nuovi casi e tre decessi di 62, 80 e 87 anni con patologie. A Frosinone 83 nuovi casi e due decessi di 68 e 89 anni con patologie. Nella Asl di Viterbo 9 nuovi casi e un decesso di 71 anni con patologie. Nella Asl di Rieti si registrano 9 casi.

Ritardi nella consegna dei vaccini

C’è poi la questione dei ritardi nella consegna dei vaccini. Aumentare le dosi di vaccino anti-Covid a disposizione per mettere in condizione la macchina messa in campo dalla Regione Lazio di funzionare a pieno regime. Questo l’auspicio dell’assessore alla Sanità, Alessio D’Amato, di fronte alla commissione del Consiglio regionale. D’Amato, nella sua relazione, ha fatto il punto sulla situazione, a partire dalle mancate consegne. “A causa dei ritardi e delle riduzioni sulle consegne concordate – ha spiegato – abbiamo dovuto necessariamente ridurre la nostra capacità, dando priorità alla copertura delle seconde dosi. Da Pfizer Biontech abbiamo avuto il 29 per cento in meno delle dosi preventivate.

Si pensa di ricorrere al vaccino russo “Sputnik”

C’è attesa per l’autorizzazione del vaccino Astra Zeneca, che sarà esaminato dall’agenzia europea Ema il 28 gennaio, auspichiamo che superi gli standard di qualità. Ma anche in questo caso le dosi saranno molto ridotte rispetto a quelle preventivate, circa il 60 per cento in meno”. “In sede di conferenza Stato-Regioni – ha proseguito D’Amato – abbiamo invitato il governo ad adottare tutti gli strumenti per tutelare gli interessi dei nostri cittadini, anche in sede giudiziaria. Ma abbiamo anche chiesto di esplorare tutte ulteriori opzioni, con la garanzia degli standard di sicurezza e qualità europea. Mi riferisco in particolare al cosiddetto vaccino Sputnik russo, su cui è stata già chiesta l’autorizzazione in sede Ema”.