Risalgono i morti, sono 445. Sempre altissimo l’indice di positività: 12,4

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Sono 8.585 i contagi da coronavirus resi noti in Italia oggi, 28 dicembre, secondo i dati contenuti nel bollettino della Protezione Civile diffuso dal ministero della Salute. Da ieri sono stati registrati altri 445 morti, in aumento rispetto ai giorni precedenti. Nelle ultime 24 ore sono stati eseguiti 68.681 tamponi. Il tasso di positività scende al 12,4% rispetto al 14,8 registrato ieri, ma è sempre altissimo.. Oggi sono stati rilevati infatti 8.585 nuovi positivi al coronavirus su 68.681 tamponi eseguiti. Nei giorni scorsi era sotto al dieci per cento.

Aumentano i morti anche nel Lazio, 47

Oggi nel Lazio, “su quasi 10 mila tamponi (-401), si registrano 966 casi positivi (-11), 47 morti (+31) e +1.287 guariti. Diminuiscono i casi mentre aumentano i morti, i ricoveri e le terapie intensive. Il rapporto tra positivi e tamponi è al 10%. I casi a Roma città rimangono sotto quota 500. L’arrivo del vaccino non è un tana libera tutti, ci aspettano ancora mesi duri in cui dobbiamo essere rigorosi nel rispetto delle misure di contenimento”. Lo evidenzia l’assessore alla Sanità e Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio Alessio D’Amato-

I casi nelle Asl romane

“Nella Asl Roma 1 sono 180 i casi nelle ultime 24 ore e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Cinque casi sono ricoveri. Si registrano 9 decessi. Simile la cifra nella Asl Roma 2, dove sono 182 i casi nelle ultime 24 ore e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto – prosegue D’Amato -. Si registrano 11 decessi. Nella Asl Roma 3 sono 59 i casi nelle ultime 24 ore e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registrano 9 decessi. Nella Asl Roma 4 sono 52 i casi nelle ultime 24 ore e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto”. Nella Asl Roma 5 sono 76 i casi. Si registrano 3 decessi. Infine, nella Asl Roma 6 sono 175 i casi. Si registrano 8 decessi”.

La situazione nelle province

“Nelle province si registrano 242 casi e sono 7 i decessi nelle ultime 24 ore – precisa l’assessore -. Nella Asl di Latina sono 92 i nuovi casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registrano 3 decessi. Nella Asl di Frosinone si registrano 40 nuovi casi e si tratta di casi isolati a domicilio, contatti di un caso già noto o con link familiare. Si registra un decesso.  “Nella Asl di Viterbo si registrano 59 nuovi casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registrano 2 decessi. Nella Asl di Rieti si registrano 51 casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registra un decesso”, conclude D’Amato.

90mila i sanitari contagiati

Circa 17mila nell’ultimo mese, quasi 90mila da inizio pandemia. Sono i sanitari contagiati da Sars-CoV-2 in Italia. Il dato emerge dalla Sorveglianza integrata Covid-19 dell’Istituto superiore di sanità (Iss). Su 413.381 positività registrate nel Paese negli ultimi 30 giorni, esattamente 16.923 hanno riguardato loro: medici, infermieri, operatori del sistema sanitario. Guardando globalmente ai numeri di Covid-19 da quando il virus ha dato segno di sé nella Penisola, su 2.019.660 casi, quelli rilevati tra operatori sanitari sono nel dettaglio 89.879.

273 i medici morti dall’inizio della pandemia

Il dato, è la puntualizzazione che viene riportata nell’infografica aggiornata periodicamente dall’Iss, non è riferito al luogo di esposizione, ma alla professione. Età mediana dei casi rilevati nell’ultimo mese in Italia: 48 anni. Salgono infine a ben 273 i medici morti in Italia durante la pandemia di Covid-19. L”elenco caduti’ aggiornato dalla Fnomceo, la Federazione nazionale Ordini dei medici chirurghi e odontoiatri, si allunga con 3 nuovi nomi: Raffaele Antonio Brancadoro, medico ospedaliero, in pensione; Leonardo Nargi, ginecologo; Stefano Simpatico, neurochirurgo.