Rischio epidemie durante il Giubileo a Roma: ecco il piano della Regione

Ospedale Spallanzani di Roma, specializzato in malattie infettive

Roma si prepara ad accogliere un afflusso record di pellegrini per il Giubileo del 2025. La Regione Lazio stima che circa 30 milioni di persone arriveranno da tutto il mondo per partecipare alle celebrazioni religiose. Un numero che rappresenta una sfida significativa per il sistema sanitario locale, ancora in fase di ripresa dopo la pandemia di Covid19.

Rischio epidemie durante il Giubileo a Roma

Per questo motivo, la Regione ha approvato il “Piano per la sorveglianza delle malattie infettive” durante l’Anno Santo. Il piano ha tre obiettivi principali:

  • Identificare precocemente i casi di malattie infettive e contenere eventuali focolai epidemici.
  • Ridurre al minimo il rischio di trasmissione di malattie infettive.
  • Formare adeguatamente il personale sanitario coinvolto nella gestione dei pellegrini.

Il piano salva Giubileo della Regione

Per raggiungere questi obiettivi, la Regione implementerà diverse misure, tra cui:

  • Rafforzamento dei sistemi di sorveglianza per le malattie infettive.
  • Incremento dei controlli su specifiche patologie, come quelle respiratorie, trasmesse attraverso gli alimenti e quelle causate da virus come Chikungunya, Dengue e Zika.
  • Monitoraggio delle acque di scarico per rilevare la presenza di virus o batteri pericolosi.
  • Attivazione di una procedura rapida per la segnalazione di casi di malattie “da allerta” (cioè che richiedono un intervento immediato di sanità pubblica).

In campo lo Spallanzani

Il piano prevede anche la collaborazione con l’Istituto nazionale per le Malattie infettive “Lazzaro Spallanzani“, l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente (Arpa), le Asl, le Università e i gestori del servizio idrico.

Le autorità sanitarie si dichiarano fiduciose che il piano contribuirà a garantire la salute pubblica durante il Giubileo. Tuttavia, invitano i pellegrini ad adottare alcune precauzioni, come lavarsi frequentemente le mani, evitare contatti con persone malate e consumare solo cibi e bevande sicuri.

Oltre alle misure di carattere sanitario, la Regione Lazio sta investendo anche in infrastrutture e trasporti per accogliere i pellegrini. L’obiettivo è quello di garantire un’esperienza sicura e confortevole a tutti i visitatori, nel rispetto delle norme di sicurezza e delle tradizioni religiose.