Rischio taxi a Roma: il tassista può lavorare o deve morire? Stranieri aggrediscono autista (video)

Il rischio corre sul taxi.Gia da tempo i tassisiti romani e le diverse sigle che li rappresentano hanno chiesto tra le altre cose di inserire la loro attività tra i mestieri cosiddetti usuranti. Traffico, buche e smog rendono la vita del tassista, o se preferite del tassinaro romano tutt’altro che facile. Ora però c’è anche l’emergenza crimine, le aggressioni a cui i conducenti delle auto bianche sono inevitabilmente esposti. Specie se hanno scelto il turno di notte, che rimane il più rischioso.
Rischio periferie per i tassisti
E’ dell’altro ieri l’ultima aggressione subita da Andrea P., 46 anni compiuti e da diciotto alla guida della sua autovettura. Ha accettato una corsa dal Casilino, quattro ecuadoregni tre uomini e una donna che volevano recarsi a Monte Spaccato, periferia romana dalla parte opposta della città. Il fatto è ormai noto, arrivati a destinazione non avevano i soldi per pagare. La donna scende sembra per prendere i soldi a casa, gli altri litigano, uno dei tre uomini aggredisce il tassista e gli ruba l’auto. Dopo pochi metri di folle corsa il taxi si schianta contro un palo. Il 25enne autore dell’aggressione viene arrestato, gli altri sono in fuga

Ho mentito a mio figlio per non farlo spaventare
Ho mentito a mio figlio, gli ho detto che ho avuto un incidente. Non volevo che si spaventasse e che magari fosse in ansia ogni volta che esco per lavoro. Da queste parole del tassista aggredito si capisce a che punto siamo e quanto grave sia la situazione. Nota di inciviltà: nessuno per un bel pezzo si è fermato ad aiutare l’uomo che gridava ferito a terra mentre gli stavano rubando il taxi. Purtroppo oggi la città di Roma è anche questo.
Ci vogliono le telecamere
Già da tempo le maggiori sigle rappresentative dei tassisti romani hanno proposto all’amministrazione capitolina di intervenire per garantire sicurezza ai conducenti dei taxi, pensiamo a chi guida di notte e alle tante donne che svolgono egregiamente il lavoro di tassista. Ma al di là di generiche rassicurazioni non si è visto nulla. Invece, il gruppo di Fratelli d’Italia al Campidoglio ha presentato una mozione per chiedere l’introduzione di telecamere a bordo delle vetture bianche, ovviamente nel rispetto della privacy dei clienti e del tassista. Ma che in caso di necessità possano essere usate come deterrente o come mezzo di prova. Sarebbe un primo passo concreto dell’amministrazione per dare una risposta anche parziale al problema della sicurezza a bordo dei taxi che non può più essere ignorato.