Rischioso riaprire le scuole prima che siano finite le vaccinazioni a docenti e non docenti

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“Il nuovo decreto Covid varato dal governo Draghi contiene un’annunciata ma non meno importante novità per le scuole. Dal 7 al 30 aprile tornano a fare lezione in presenza, anche in zona rossa, gli alunni dell’infanzia, della primaria e delle classi prime della secondaria di primo grado. Seconde e terze medie e studenti delle superiori, invece, rimarranno in DaD solo in zona rossa, mentre in zona gialla e arancione rientreranno integralmente in presenza al primo grado, almeno al 50% al secondo. Scatta il divieto di deroga per le Regioni che, da oggi, non potranno più decidere autonomamente di lasciare a casa gli studenti fino alla prima media”. Lo sottolinea una nota dell’Anief, associazione sindacale e professionale.

Non riaprire le scuole prima di aver completato le vaccinazioni

Per Marcello Pacifico, presidente dell’Anief: “Riaprire le scuole prima di aver completato la vaccinazione di tutto il personale docente e non docente è un errore. Serve cautela per garantire la salute del personale scolastico, degli alunni e delle loro famiglie. Bene, invece, la decisione di mettere un freno alle fughe in avanti delle Regioni sulla Scuola. Ma si doveva estendere il divieto di deroga a tutti i gradi”. Per il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro “L’apertura delle scuole necessita di misure molto strette di controllo. L’incidenza ancora elevata mostra una tendenza a decrescere, possiamo immaginare di poter tenere questa situazione mantenendo contemporaneamente un rigoroso rispetto delle altre misure.

Brusaferro: sulle scuole occorre molta cautela

La scuola è prioritaria, facciamo un investimento sulla scuola, che richiede grande attenzione in tutto il resto”. Lo ha sottolineato, in conferenza stampa sull’analisi dei dati del monitoraggio regionale della cabina di regia Iss-ministero della Salute, rispondendo sui rischi della riapertura della scuola in presenza. Infine, si apprende che è confermato l’obbligo di mascherina a scuola anche per i bambini di meno di 12 anni. Il Consiglio di Stato ha respinto l’istanza cautelare proposta da alcuni genitori.

Obbligo di mascherina anche per gli inferiori ai 12 anni

Nel decreto, si spiega in particolare che pur “nel contrasto tra valutazioni scientifiche, tutte certamente meritevoli di attenzione, l’obbligo contestato non si caratterizza per la manifesta irragionevolezza. Che sola consentirebbe a questo Giudice un intervento inibitorio. Nella sostanza, invece gli appellanti chiederebbero in questa sede che il Giudice valuti, con scelta preferenziale tra due motivate opinioni scientifiche, quella da loro propugnata. Ciò comporterebbe la inammissibile surroga giurisdizionale rispetto alle decisioni di cui il Governo si assume per intero tutta la responsabilità”.