Ritrovata dopo quasi 13 anni Chantal Tonello, la bambina contesa che papà Andrea non ha mai smesso di cercare

Per quasi tredici anni, Andrea Tonello ha vissuto con un vuoto nel cuore e una speranza negli occhi. Ogni giorno, ogni notte, ogni ricorrenza, era un appuntamento con l’assenza. Ma mai con la resa. Ora, finalmente, quel lungo incubo sembra volgere al termine: Chantal Tonello è stata ritrovata, viva, in Ungheria. Era scomparsa quando aveva appena un anno. Oggi, a tredici, torna a esistere anche per suo padre, che non ha mai smesso di amarla.
Era il 30 novembre 2012 quando la piccola venne sottratta dalla madre, Stallai Klaus Is Illdolo, cittadina ungherese, durante una breve vacanza nel suo Paese d’origine. Non tornò mai più in Italia. Da allora, il silenzio. Nessuna voce, nessuna immagine, solo tracce che si perdevano nel nulla. Andrea, imprenditore di Codiverno di Vigonza, si è ritrovato a combattere una delle battaglie più difficili che un genitore possa affrontare: quella contro l’oblio.


La speranza non ha mai avuto confini
Non si è mai fermato. Andrea è andato ovunque: in tribunale, in televisione, a Bruxelles, a Strasburgo, perfino davanti ai palazzi dell’Europa. Nel 2014, durante un sit-in promosso da Adiantum – Associazione di Aderenti Nazionali per la Tutela dei Minori alzò un cartello davanti alla commissaria Viviane Reding: “Chantal abducted in Hungary has not seen her father for 16 months”. In italiano: “Chantal rapita in Ungheria non vede il padre da 16 mesi”. Oggi possiamo dire: sono passati 151 mesi, quasi tredici anni. Ma quel grido non è rimasto inascoltato.

Il ritrovamento è avvenuto a Mezőtúr, una cittadina a circa 150 chilometri da Budapest. È lì che, grazie alla tenacia di una task force composta dalla Squadra Mobile di Padova, dal Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, dalla polizia ungherese e dall’esperto per la sicurezza in Romania (con accredito anche in Ungheria), Chantal è stata individuata. Chantal è una ragazzina che si affaccia ora all’adolescenza con alle spalle un passato difficile e ingiusto. Dopo le verifiche delle autorità, è stata temporaneamente affidata alla nonna materna, ma con un obbligo chiaro, facilitare finalmente gli incontri con il padre.
Una ferita che diventa speranza
Nel frattempo, la madre, su cui pendeva un mandato di arresto europeo emesso nell’agosto 2024 dalla Corte d’Appello di Venezia per sottrazione e trattenimento all’estero, è stata fermata, ma rilasciata dalle autorità ungheresi. È comunque indagata per mancato adempimento degli obblighi scolastici e maltrattamenti. La storia di Chantal e Andrea è diventata simbolo di un fenomeno grave e troppo spesso sottovalutato: la sottrazione internazionale di minori, una piaga che colpisce centinaia di famiglie ogni anno. E che lascia segni profondi, a volte indelebili, nei cuori dei genitori ma soprattutto in quelli dei bambini.
“Esprimo tutta la mia vicinanza ad Andrea Tonello vittima per 13 anni di una straziante sottrazione della sua figlia minore – ha commentato Robert Angelilli, ora vicepresidente della Regione Lazio – Ho seguito Andrea insieme ad altri genitori vittime di veri e propri rapimenti da parte dei partner dei loro figli minori quando ero vicepresidente del parlamento europeo ed ero mediatore europeo. Un papà coraggioso che non ha mai smesso di sperare e di lottare per poter rivedere sua figlia. Dopo tanti finalmente la giustizia ha dato una risposta”.

Le lettere del cuore e un amore che ha resistito nel tempo
Per tredici lunghi anni, Andrea ha scritto a sua figlia ogni compleanno. Lo ha fatto anche lo scorso 15 settembre, quando Chantal ha compiuto tredici anni: “Ti abbiamo desiderata e cercata in due, poi sei diventata solo di una, senza se e senza ma, e credimi, senza un perché. Ma, vorrei essere io a dirti la verità: hai il diritto di sapere chi sei e cosa è stato deciso della tua vita. Tua sorella parla spesso di te e quando le chiedono se è figlia unica risponde con orgoglio: no, ho una sorella maggiore”. Ogni parola è un filo teso tra passato e futuro. Un amore ostinato che ha resistito al tempo, alla distanza, al silenzio. Un amore che ora, forse, potrà tornare ad avere un volto, una voce, un abbraccio.

Una nuova pagina da scrivere
Il cammino che attende Chantal e Andrea sarà delicato. Serve tempo, serve cura. Ma finalmente sarà possibile iniziare a ricostruire, parola dopo parola, quel rapporto spezzato. Il prossimo compleanno, il quattordicesimo, potrebbe essere il primo da celebrare insieme. Dopo tanti anni vissuti lontani, forse sarà il momento di tornare a guardarsi negli occhi e, semplicemente, riconoscersi. Perché le storie più belle non sono quelle perfette, ma quelle in cui l’amore non smette mai di lottare. E questa, ora, può finalmente avere un nuovo inizio.






