Ritrovato un cadavere col volto incappucciato all’Insugherata: è giallo

parco insugherata

Secondo gli inquirenti il cadavere è lì da almeno un mese e dovrebbe trattarsi di un uomo: ma il ritrovamento al parco dell’Insugherata lascia ben poco altri margini di certezza.

Il corpo in avanzato stato di putrefazione era celato solo in parte dalla vegetazione del parco, con la testa macabramente incappucciata in un sacchetto di plastica. Il raccapricciante ritrovamento è avvenuto all’alba del 24 marzo nel parco dell’Insugherata, il polmone verde nel quadrante nord di Roma. Uno dei tanti passanti che la domenica frequentano il parco per una passeggiata o per semplice attività fisica ha scorto il corpo, a prima vista un manichino coperto da abiti consunti. È bastato avvicinarsi alla sagoma inerme per capire che era in realtà un corpo umano.

Parco dell’Insugherata: il cappuccio di plastica in testa

«Stavo camminando nel parco, mi sono addentrato dall’ingresso di via Trionfale per alcuni metri quando ho notato quel corpo nascosto in parte dalla vegetazione. Ho capito subito che si trattava di un corpo senza vita, è stato terribile» ha riferito l’escursionista agli agenti poi intervenuti sul posto.

Quando gli agenti di polizia sono arrivati sul posto lungo la via Trionfale non hanno potuto far altro che isolare il perimetro, l’area del ritrovamento, e affidare i rilievi alla squadra della polizia Scientifica. Gli indizi e le tracce sono limitati e già si parlo del giallo dell’Insugherata. 

La svolta, come ricostruisce Il Messaggero, potrebbe arrivare dalle denunce di scomparsa registrate nella Capitale negli ultimi mesi. Ecco perché hanno avviato una fitta rete di confronti e accertamenti tra i quartieri che affacciano sul parco, dal Trionfale alla Cassia. «Gli esami autoptici stabiliranno anche i tempi del decesso – spiegano gli investigatori – questo ci permetterà di ristringere il campo delle ricerche sulle denunce di scomparsa. Dall’esame esterno siamo stati in grado di stabilire solo che la morte sia sopraggiunta almeno un mese fa». Infine procederanno con i rilievi delle impronte digitali. Anche se, in questo caso, sarà determinante il grado di decomposizione del corpo ritrovato.

(Foto Facebook Questura di Roma e Parco Insugherata)