Rivera nuovo presidente Atac: sfida per Roma, rimpasto in vista in Giunta?

Alessandro Rivera nuovo presidente Atac

Calciomercato estivo per il Campidoglio. E il primo colpo, quello importante, è stato messo a segno. Alessandro Rivera, ex direttore generale del Tesoro, è stato chiamato per guidare la complicata macchina dei trasporti pubblici romani. Diventerà quindi a breve il nuovo presidente Atac. Una scommessa ad alto rischio, tra metro in affannoautobus da rilanciare e un Giubileo alle porte. Ma la vera notizia non è solo il suo arrivo: l’effetto domino che si è innescato rischia di scuotere anche le stanze più politiche del Comune, tra nomine incrociate, legami familiari e poltrone che iniziano a traballare.

Rivera alla presidenza: una nuova era per Atac?

Dopo una trattativa top secret, la scelta è caduta su Rivera: manager di peso, stimato trasversalmente nei ministeri, con un curriculum di tutto rispetto. Dalla gestione del dossier Monte dei Paschi al salvataggio delle banche venete, fino alla guida della DoValue, colosso da 120 miliardi in asset, attivo, oltre che in Italia, anche in Grecia, Spagna e Cipro. Ora, si prepara a prendere il controllo della municipalizzata dei trasporti, in un momento in cui Roma ha bisogno di risposte rapide e concrete.

Ad affiancarlo, con tutta probabilità, Paolo Aielli, oggi direttore generale del Campidoglio, pronto a diventare dg di Atac. Una scelta che, se confermata, spalancherà le porte di Palazzo Senatorio ad Albino Ruberti, attuale capo della segreteria politica del sindaco Roberto Gualtieri.

Atac si rinforza: e il Campidoglio?

In Campidoglio si brinda per l’arrivo di Rivera in Atac: “È il nostro top player”, dicono. E in effetti, il nuovo vertice potrebbe portare un’accelerazione su diversi fronti: mezzi nuovistazione Fori Imperiali in aperturapiano investimenti da 300 milioni e una flotta con età media record di 6,4 anni.

Ma dietro il rilancio di Atac si nasconde un possibile terremoto politico. Aielli, in pole per il ruolo operativo a via Prenestina, è anche il marito dell’assessora alle Attività Produttive e alle Pari Opportunità Monica Lucarelli. E proprio lei, già nel mirino di commercianti e ambulanti, potrebbe pagare cara la “staffetta” del coniuge. Senza contare le polemiche per l’aumento a un membro del personale di staff. Nel palazzo iniziano a circolare nomi per una sua possibile sostituzione. Già in passato, lo scorso ottobre, c’erano state frizioni politiche che avevano portato la poltrona della Lucarelli a traballare. Ma l’assessora, all’epoca, era riuscita a salvarsi. Cosa succederà adesso?

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Tra mosse strategiche e scossoni in Giunta

In ogni caso, un primo rimpasto inizia a delinearsi. Ruberti dovrebbe traslocare in Campidoglio. Aielli – in pole position per il posto di Direttore Generale – danno tutti per certo che vada in Atac. Mentre la Lucarelli potrebbe traballare nuovamente, viste le polemiche in atto. In parallelo, si muove anche Risorse per RomaFabio Bellini è stato indicato come nuovo presidente, affiancato da Marta Leonori e Michele Baldi nel cda. Un ritorno in grande stile per le vecchie glorie del centrosinistra.

Ora la partita si gioca su due fronti: far decollare una delle aziende più criticate della Capitale, e tenere in piedi un equilibrio politico sempre più fragile a Roma, per arrivare alle elezioni del 2027 senza perdere pezzi importanti per strada e senza troppe spaccature interne. Rivera prende in mano il volante, ma il vero ostacolo potrebbe arrivare dai passeggeri.