Roberta Lombardi affossa la Raggi: “È una candidata perdente”

 

«Per come vivo io la città, credo che Virginia Raggi non sia una candidata vincente. È un discorso pragmatico, non personale». Così parlò Roberta Lombardi, esponente di spicco del Movimento 5 Stelle a Roma e nel Lazio. L’intervista a La Stampa parla chiaro ed è una bocciatura per la sindaca uscente.

A Federico Capurso, la Lombardi svela le contraddizioni interne al M5S. E rilascia dichiarazioni esplosive. Il giornalista della Stampa le chiede se potrebbe derogare ai due mandati, lascia intendere che ormai le regole sono saltati. L’ipotesi di candidarsi come governatore del Lazio? «Il mio secondo mandato è in corso e sì, con le regole attuali non potrei, ma sulle regole siamo un po’ mobili ultimamente». “La prendo come un’apertura?”, chiede il giornalista. La risposta della Lombardi è raggelante per i grillini.

Roberta Lombardi boccia la Raggi e Casaleggio

«La prenda come una battuta. Mi riferivo al voto su Rousseau di Ferragosto, quando arrivò la deroga al limite dei due mandati subito dopo la fuga in avanti di Raggi, che annunciò di volersi ricandidare prima ancora che fosse reso possibile dal voto degli iscritti: è stata una cosa che in altri tempi avrebbe fatto scoppiare una rivoluzione nel Movimento e su cui sono ancora tante le perplessità».

Insomma il volto storico del Movimento, membro dell’organo di garanzia interno e capogruppo in Regione Lazio, demolisce i pentastellati. E ne ha anche per la Casaleggio associati. «Davide deve capire cosa vuole fare. Lui c’era fin dall’inizio, ha partecipato allo sviluppo del Movimento e ha sempre sostenuto di essere un semplice attivista che dà una mano gratuitamente. Se la sua connotazione è quella dell’iscritto semplice, credo possa anche lasciare Rousseau nelle mani del M5S».

Ma è soprattutto la bocciatura della Raggi a mandare in fibrillazione i grillini romani. Come si fa a partire in campagna elettorale con un sindaco che viene stroncato dal numero uno alla Pisana? Di sicuro, per il M5s il peggio deve ancora venire.