Vergogna Gualtieri, ecco chi è l’uomo pericoloso per Roma

Gualtieri Roma

Da stasera con le primarie prefabbricate del Pd un uomo pericoloso per sé e per gli altri si aggirerà per Roma: Roberto Gualtieri, con l’aggravante di credersi candidato a sindaco della Capitale.

Inebriato dal successo che gli costruiranno attorno in maniera artefatta, Gualtieri penserà di aver agguantato Roma. Ma se continua con le balle che sta propinando in tv e per sezioni, dovrà fare fagotto.

Gualtieri pericoloso per Roma

Anzitutto perché sarà bene che il centrodestra faccia conoscere per bene chi è questo ingannatore del popolo. Se fosse stato l’economista bravo così come lo spaccia il suo partito, sarebbe ancora ministro. Ma Mario Draghi non ne ha voluto sapere e lo ha mandato in cantina.

Gualtieri è il ripiego del Pd dopo che i Cinquestelle hanno minacciato la crisi in regione, dove hanno due assessori nella giunta di Nicola Zingaretti.

Ma dal governatore del Lazio, Gualtieri ha rapidamente imparato le buone maniere con una frase orrenda pronunciata nei riguardi di Matteo Salvini. Una perla disgustosa, sibilata nella trasmissione Stasera Italia di Barbara Palombelli, con la quale ha preteso di addebitare al leader della Lega i morti della pandemia: “Con lui – ha detto – ce ne sarebbero stati molti di più”, peccandosi la replica del partito di Salvini ad una bestialità del genere.

Michetti cominci a reagire

Perso il potere (troppo grande per lui) che deteneva con Giuseppe Conte, Gualtieri dà i numeri, impazzisce, svalvola. Ma se intende fare la campagna elettorale per Roma con performance del genere , qualcuno lo consigli di darsi una calmata.

Una sciocchezza della stessa gravità l’aveva pronunciata mesi da proprio Nicola Zingaretti, “se i sovranisti fossero stati al governo avremmo avuto le fosse comuni sulle spiagge”, salvo poi doversela rimangiare.

Gualtieri insiste sulla stesa solfa e a questo punto ci permettiamo di suggerire a Enrico Michetti, il candidato del centrodestra per il Campidoglio, di non insistere con l’ecumenismo e cominciare a rispondere colpo su colpo – e molto più duramente rispetto a quanto già fatto – a questi mascalzoni della parola. Non meritano rispetto.