Roberto Menia: “Togliere i fondi statali all’Anpi, associazione che nega le foibe”

“Purtroppo, le dichiarazioni dell’Anpi, ispirate a un negazionismo offensivo verso la drammatica vicenda delle foibe che ha martirizzato migliaia di innocenti italiani, non mi sconcertano più. La circolare dei prefetti non fa altro che attuare quanto previsto da una legge dello Stato italiano, che istituisce la giornata del Ricordo e dell’onore verso quegli italiani infoibati da Trieste all’Istria. Senza dimenticare che non più di qualche settimana fa il Senato all’unanimità, salvo due astenuti, ha approvato una legge che finanzia viaggi di studio alle foibe e in quei luoghi dove furono uccisi migliaia di italiani.
L’Anpi fuori dalla storia
Esiste, quindi, una coscienza civile e in Parlamento contro cui si schiera l’Anpi che assume posizioni insultanti ma anche fuori della storia”. Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia, Roberto Menia. “Si pone, perciò, in maniera pressante – avverte Menia – il problema di come questa organizzazione possa davvero rappresentare il lascito morale di quelli che partigiani lo furono per davvero. La realtà è che oggi l’Anpi non è altro che un’associazione dell’estrema sinistra, composta per lo più da giovani dei Centri sociali e da cattivi maestri che comunque partigiani non furono.

L’Anpi insulta chi partigiano lo fu davvero
Senza considerare che l’Anpi è riconosciuta come associazione d’arma ed in tale veste è finanziata dallo Stato, in particolare dal Ministero della Difesa, con fondi pubblici. Subito da togliere perché è inaccettabile che lo Stato finanzi e quindi legittimi chi fa apologia al negazionismo delle foibe e apertamente dileggia i martiri italiani infoibati”, conclude Menia.