Rocca Cencia, contro il revamping si scatenano Municipio e comitati

Tutti contro il revamping dell’impianto Ama di Rocca Cencia. Una necessità,  secondo quella che sembra essere la volontà del neo sindaco Gualtieri e della giunta Zingaretti. Una iattura assolutamente da evitare, per i cittadini residenti in zona. Ma anche per il Municipio VI, l’unico amministrato dal centrodestra con Nicola Franco. Che ha ribadito il fermo no alla possibilità che l’impianto torni a trattare il rifiuti umido da stabilizzare. Quello per intenderci che crea il cattivo odore. Una possibilità che era stata drasticamente esclusa dalla ex assessora all’ambiente grillina Katia Ziantoni. Ma che adesso torna prepotentemente di attualità. Almeno per tre motivi.

Il primo, il fatto che Ama non abbia in pratica impianti pubblici dove trattare e stabilizzare i rifiuti urbani. Il secondo, per una conferenza di servizi dello scorso ottobre, tra  Campidoglio e Regione Lazio. Che avrebbe autorizzato a proseguire con i lavori di ripristino. Il terzo, per una visione simile sulla politica dei rifiuti tra Gualtieri e Zingaretti. Entrambi esponenti di vertice del Partito democratico. Ma il territorio si prepara con ogni mezzo a respingere l’offensiva. In attesa del pronunciamento del TAR sulla  richiesta di sospendere l’esito della conferenza dei servizi ‘incriminata’. Per la quale i cittadini non sarebbero stati minimamente coinvolti.

Il territorio non vuole più spazzatura a Rocca Cencia

“Se qualcuno intende proseguire ad insistere su Rocca Cencia troverà qui un muro dove andrà a sbattere”. È questo il monito lanciato dai comitati e Associazioni Uniti – CAU – di Roma Est a chi governa la Regione Lazio e amministra Ama per ribadire ancora una volta la propria contrarietà all’ammodernamento/revamping degli impianti di Rocca Cencia.

Poco tempo dopo, la maggioranza locale ha chiesto lo svolgimento di un consiglio straordinario in loco. “Invitiamo anche Gualtieri e Zingaretti – aveva rilanciato Nicola Franco, presidente del Sesto Municipio – ci dicano quale giorno”. Da anni, gli abitanti dei quartieri che vivono intorno al polo impiantistico di Rocca Cencia ne chiedono il superamento, con tante manifestazioni e proteste affinché il tmb chiuda.

Tra le motivazioni principali, la presenza costante di miasmi che “ci rendono la vita impossibile” come hanno denunciato più volte i residenti. In estate, un gruppo di cittadini ha protestato perfino in pigiama. “Non si dorme per la puzza” avevano detto. E non mancano anche i racconti di abitanti che negli anni hanno contratto malattie. “Abbiamo diritto alla salute, questa situazione esiste da troppi anni” aveva spiegato un giovane uomo di soli 26 anni con un cancro alla tiroide.

Infine, il giudizio durissimo del CAU contro l’esito della conferenza dei servizi. “Non riusciamo a comprendere come si sia potuta concludere con parere favorevole la conferenza dei servizi se ancora ad oggi non c’è un progetto definitivo che corrisponda pienamente alle prescrizioni necessarie per far sì che il procedimento stesso sia ammissibile” hanno detto associazioni e comitati. “Troviamo altrettanto discutibile come si possa accettare la totale assenza della pluralità delle parti coinvolte in un procedimento formalmente concluso ma di fatto ancora totalmente aperto” hanno concluso.