Roma, 11 nuovi autovelox dall’Olimpica alla Colombo: dove verranno installati
Roma continua a fare i conti con una lunga scia di incidenti stradali, spesso mortali, che negli ultimi anni hanno trasformato alcune arterie urbane in tratti ad altissimo rischio. Linee rette, carreggiate ampie e velocità fuori controllo hanno reso vie come la Cristoforo Colombo, corso Francia e via Leone XIII un concentrato di criticità. In questo contesto, l’amministrazione capitolina vara un nuovo piano di sicurezza stradale fondato su un intervento semplice ma incisivo: più autovelox, installati nei punti in cui l’alta velocità è diventata una costante.
Un piano dopo l’ennesima tragedia
La decisione nasce anche dall’onda emotiva seguita alla tragica morte di Beatrice Bellucci, avvenuta il 24 ottobre scorso sulla Cristoforo Colombo. Un episodio che, pur non essendo purtroppo il primo, ha riportato al centro il tema della velocità e del comportamento degli automobilisti sulle arterie urbane più importanti. A una settimana dall’incidente, alcuni rilevamenti effettuati da associazioni ciclistiche avevano registrato auto sfrecciare a 130 chilometri orari sul medesimo tratto.
Gli 11 nuovi autovelox: la mappa degli interventi
Il piano prevede l’installazione di undici nuovi dispositivi di controllo della velocità. Sulla via Cristoforo Colombo verranno posizionate cinque postazioni nel tratto urbano e altre due verso il Grande raccordo anulare, punti che negli anni hanno fatto registrare numerosi sinistri gravi. Su corso Francia saranno attivati due autovelox: uno prima del ponte e uno sul viadotto, entrambi collocati in zone caratterizzate da lunghi rettilinei e velocità elevate. Un altro dispositivo sarà installato sulla via Olimpica, nel segmento di via Leone XIII.
Segnaletica potenziata per prevenire non per colpire
I nuovi dispositivi non verranno introdotti come strumenti punitivi, ma come deterrenti. Il progetto prevede infatti una segnaletica preventiva ben visibile, obbligatoria per legge ma anche necessaria per modificare l’approccio degli automobilisti alla guida. L’idea è intervenire prima che si verifichi l’infrazione, riducendo così la velocità media e innalzando il livello di sicurezza per tutti: pedoni, ciclisti, motociclisti e automobilisti stessi.
Incidenti ricorrenti: corso Francia come simbolo
Corso Francia rappresenta uno dei tratti più complessi della città dal punto di vista della sicurezza. Negli ultimi anni è stato teatro di diversi incidenti mortali che hanno coinvolto giovani e giovanissimi. In questo contesto, l’installazione dei due nuovi autovelox risponde all’esigenza di limitare corse pericolose su un asse viario che, nelle ore serali, diventa spesso terreno di sorpassi azzardati e accelerazioni improvvise.
Cristoforo Colombo: la velocità resta un’emergenza
La Cristoforo Colombo, una delle strade più lunghe e trafficate della capitale, rimane tra le arterie più problematiche. Nonostante i ripetuti interventi e i richiami alla prudenza, la velocità continua a essere uno dei fattori principali degli incidenti. Oltre al caso di Beatrice Bellucci, numerosi altri episodi hanno confermato la pericolosità del tratto: auto finite fuori strada, veicoli ribaltati, impatti contro alberi. Solo una settimana fa, una giovane di 24 anni è sopravvissuta per miracolo dopo uno schianto avvenuto nello stesso segmento.
Pedoni travolti: una lunga lista di vittime
Non sono solo gli automobilisti ad essere coinvolti in incidenti gravi. In più occasioni, le strade inserite nel piano degli autovelox sono state scenario di tragedie che hanno riguardato pedoni. Episodi drammatici hanno coinvolto adulti, studenti, anziani e turisti. Attraversamenti posizionati in punti critici, visibilità ridotta e velocità eccessiva hanno spesso composto una combinazione fatale. Il piano del Campidoglio mira a interrompere questa sequenza attraverso un approccio strutturale, non emergenziale.
Via Leone XIII: un tratto sottovalutato
Anche via Leone XIII, la strada che costeggia Villa Pamphili, è stata inserita tra le aree in cui verranno intensificati i controlli. Negli ultimi mesi si sono verificati investimenti mortali e incidenti che hanno coinvolto pedoni in attraversamento. L’assenza di barriere naturali e la carreggiata ampia inducono spesso gli automobilisti ad accelerare più del consentito. Il nuovo autovelox dovrebbe contribuire a ridurre queste condotte pericolose.
Non solo autovelox: nuovi attraversamenti e carreggiate più strette
Il piano non si limita al controllo elettronico della velocità. Parallelamente, il Campidoglio sta avviando un programma che prevede l’innalzamento degli attraversamenti pedonali, studiati per migliorare sia la visibilità sia la moderazione della velocità. Altri interventi includono il restringimento delle carreggiate, una misura che si è rivelata efficace nel ridurre la velocità media e nel migliorare l’attenzione alla guida.
Verso una nuova cultura della sicurezza
Gli undici autovelox segnano un passo importante verso una diversa cultura della mobilità. Non si tratta solo di reprimere comportamenti scorretti, ma di introdurre strumenti che accompagnino un cambiamento strutturale nel modo di vivere la strada. L’obiettivo è diminuire la gravità degli incidenti e prevenire morti evitabili su arterie che, negli anni, sono diventate simbolo di una quotidiana emergenza.