Roma, 14 borseggiatori arrestati tra la metro A e B: il modus operandi delle bande dedite ai furti

Ancora una volta le forze dell’ordine hanno portato a termine numerosi arresti tra i borseggiatori nelle metro di Roma. Almeno 14 infatti sono stati i fermati da parte della Polizia di Stato, sorpresi in flagranza o nell’immediatezza dei fatti mentre mettevano a segno i loro colpi. Schema operativo per i furti ben consolidato con un modus operandi vero e proprio.
Il modus operandi delle bande di borseggiatori
Dapprima si mescolano tra la folla di passeggeri nelle ore di punta, approfittando quindi della confusione e del caos. Solitamente agiscono in coppia o in piccoli gruppi, con ruoli ben definiti. Uno di loro fa solitamente da palo, coprendo i movimenti del complice e distraendo le vittime con manovre apparentemente casuali, l’altro invece apre con destrezza la zip della borsa o dello zaino, per poi infilare la mano con abilità e sfilare il portafogli o altri oggetti di valore.

Eur “Magliana”, la Polizia assiste in diretta al furto
Alla stazione di “Eur Magliana”, la Polizia ha assistito in diretta ad un furto ai danni di un anziano. Gli agenti hanno infatti osservato due uomini scambiarsi rapidi cenni d’intesa per poi agire con la tecnica citata sopra ma il monitoraggio “in diretta” dei loro movimenti, tramite le videocamere di sorveglianza, ha consentito di mandare a monte i loro piani sul nascere. Uno dei due malviventi ha tentato di far sparire le prove, lanciando il portafogli sui binari. Gli agenti hanno recuperato la refurtiva per poi riconsegnarla al proprietario. I due complici sono stati arrestati per furto aggravato in concorso.
Altri arresti nelle metro
In altri casi, l’occhio vigile sul sottosuolo degli agenti del nucleo Polmetro ha sventato sul nascere eventuali borseggi. I fatti sono avvenuti lungo la linea metro B, alla fermata Colosseo, dove i poliziotti hanno intercettato un uomo che “saltava” con disinvoltura da un convoglio all’altro nel tentativo di stabilire un contatto con i passeggeri stazionanti lungo le banchine di vagoni. Osservatolo dopo diversi giri andati “a secco”, lo hanno sottoposto ad un controllo di polizia, nel corso del quale è emerso che l’uomo, un quarantenne rumeno, era gravato da un ordine di carcerazione proprio per un reato della stessa natura. Le altre coppie o gruppi di complici sono state smascherate durante la loro attività “sotto traccia” più volte cristallizzata anche grazie alle immagini del sistema di videosorveglianza della stazione, che ha consentito di intercettarle prima che si dessero alla fuga.