Roma, 16mila parcheggi bianchi diventano blu, arriva l’ok definitivo. Mussolini: “Gualtieri fa cassa sulla pelle dei cittadini”

Rachele Mussolini a Roma

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Roma si appresta a subire un duro colpo sul fronte della mobilità urbana. Secondo quanto denunciato dalla consigliera capitolina Rachele Mussolini, capogruppo di Forza Italia in aula Giulio Cesare, sarà ormai inevitabile e definitivo il progetto promosso dal sindaco Gualtieri di trasformare 16.000 parcheggi finora gratuiti in stalli a pagamento. Un progetto molto ampio che prevede anche lo stop alle agevolazioni e agli abbonamenti per residenti e veicoli ecologici che verranno progressivamente aboliti. Lo stop alle richieste di ripensamento è arrivato da parte della maggioranza dem, guidata dal sindaco Gualtieri e dalla presidente dell’aula Giulio Cesare, Svetlana Celli, nel corso del consiglio capitolino odierno. Una decisione che, per le opposizioni, tradisce la responsabilità sociale dell’amministrazione e si traduce in un vero e proprio aggravio economico per migliaia di romani.

Una scelta che pesa sulle tasche dei cittadini

Il progetto del Campidoglio, che dovrebbe completarsi entro il 2027, prevede l’introduzione di 16.000 nuovi parcheggi tariffati, la maggior parte dei quali sostituiranno stalli gratuiti oggi utilizzati dai cittadini. L’amministrazione giustifica l’iniziativa come parte di una strategia di razionalizzazione della sosta e di controllo della mobilità, ma le opposizioni denunciano un chiaro obiettivo di “fare cassa” a spese dei cittadini. La trasformazione riguarda anche le zone periferiche come Eur, Monte Sacro e alcune aree ospedaliere, colpendo chi già affronta difficoltà di parcheggio quotidiane.

Un classico parcheggio a striscia blu, ossia a pagamento, che stanno per aumentare in tutta Roma
Un classico parcheggio a striscia blu, ossia a pagamento, che stanno per aumentare in tutta Roma – www.7colli.it

Stop agli abbonamenti e alle agevolazioni

Il provvedimento più contestato riguarda l’eliminazione degli abbonamenti mensili e delle tariffe agevolate. Residenti, artigiani e possessori di auto elettriche o ibride, che fino a oggi potevano usufruire di soste gratuite o scontate, saranno costretti a pagare tariffe fino a 3 euro l’ora. Mussolini parla di un vero e proprio “sacrificio imposto ai cittadini” e di una decisione che penalizza chi già fatica a sostenere le spese della vita quotidiana. Per le opposizioni, la misura appare più una strategia di bilancio che una scelta di politica urbana sostenibile.

Estensione della sosta a pagamento

La trasformazione non si limiterà al centro città. A partire dalla metà del 2026, gli stalli a pagamento saranno estesi anche a periferie e quartieri semi-periferici: Garbatella nord e sud, Porta Portese, Prenestino-Labicano, Pigneto, Ostiense, San Paolo, Ostia Lido e Litoranea. Se l’obiettivo dichiarato è ridurre la congestione e regolare la sosta, il risultato pratico rischia di essere un generale aumento dei costi e una maggiore difficoltà di parcheggio per chi vive e lavora in città.

L’accusa dell’opposizione

Rachele Mussolini ha usato toni duri sui social per denunciare quella che definisce una vera e propria “operazione ai danni dei cittadini”. Secondo la consigliera, l’amministrazione guidata da Gualtieri privilegia l’entrata immediata di denaro rispetto alle esigenze reali della mobilità urbana, penalizzando residenti, lavoratori e famiglie. Per Mussolini, il piano è un “colpo alla giustizia sociale” e dimostra come le politiche tariffarie possano trasformarsi in strumenti di pressione economica sulle fasce più vulnerabili.