Roma, 19enne viene colpita da una crisi epilettica: panico in Tribunale

Polizia di Stato volante

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È una mattinata come tante nel Palazzo di Giustizia di Roma, finché, improvvisamente, l’atmosfera si carica di tensione. Alle ore 10:30 circa, una ragazza di appena 19 anni, Valentina, si accascia al suolo in preda a una grave crisi epilettica, proprio nei corridoi del tribunale. È in compagnia del padre, che lancia un grido disperato nel tentativo di richiamare l’attenzione. L’episodio, avvenuto in un luogo simbolo della giustizia italiana, ha rapidamente generato momenti di panico tra i presenti.

Il dramma in pochi istanti

La scena è agghiacciante: Valentina è priva di sensi, con il volto cianotico, il corpo contratto e gravi difficoltà respiratorie. La crisi è violenta e non lascia spazio a esitazioni. È qui che entrano in gioco due agenti della Polizia di Stato, Francesco e Federico, in servizio presso il Commissariato interno al Palazzo di Giustizia. Allertati dal padre della giovane, si precipitano sul posto e comprendono subito la gravità della situazione.

Il soccorso decisivo

Senza perdere tempo, i due agenti agiscono con freddezza e determinazione. Mettono la ragazza in posizione di sicurezza, evitando che possa soffocare, e iniziano immediatamente le manovre di primo soccorso. È una corsa contro il tempo, resa ancora più delicata dalla natura del malore. Mentre uno dei due continua a monitorare le condizioni della giovane e a prestare assistenza, l’altro si attiva per chiamare il medico in servizio all’interno del tribunale e il 118.

L’arrivo dei sanitari

Pochi minuti dopo, sul posto arriva il personale medico. L’intervento d’emergenza si completa con la somministrazione delle cure necessarie, prima del trasferimento urgente della ragazza in ospedale. I soccorsi si muovono con tempestività, grazie anche alla prontezza degli agenti che hanno saputo gestire l’emergenza con lucidità e precisione. Il rischio era concreto, ma l’intervento coordinato tra polizia, sanitari e personale interno ha fatto la differenza.

Salva per miracolo

Oggi Valentina è fuori pericolo. È viva grazie a una catena di gesti che hanno funzionato come una staffetta di salvataggio. La crisi epilettica, se non affrontata nell’immediato con competenza, può avere conseguenze fatali.

Questa volta, però, la prontezza d’animo e il sangue freddo di chi era sul posto hanno scritto un finale diverso. Un episodio che, se da un lato ha generato paura, dall’altro ha dimostrato quanto sia fondamentale la presenza di figure pronte a intervenire anche nei luoghi meno prevedibili.

Sicurezza e pronto intervento nei luoghi pubblici

L’accaduto rilancia il tema della gestione delle emergenze sanitarie nei luoghi pubblici, specie quelli istituzionali. I tribunali, luoghi ad alta affluenza e spesso teatro di forti emozioni, non sono esenti da eventi critici. La presenza di agenti preparati al primo soccorso, come in questo caso, si è rivelata determinante. È un promemoria importante sulla necessità di rafforzare le competenze di pronto intervento in tutte le sedi pubbliche.

Un caso che fa riflettere

Il malore di Valentina, avvenuto il 31 maggio 2025, è più di un semplice fatto di cronaca. È una storia di paura e sangue freddo, di rischio e salvataggio, che spinge a riflettere su quanto sia importante essere pronti, ovunque e in ogni momento. Roma, questa volta, ha evitato una tragedia. Ma il messaggio è chiaro: non si può abbassare la guardia.