Roma, 2 milioni dallo Stato per le strade del Quarticciolo: ma dov’è l’elenco delle vie che verranno rifatte?
Roma, due milioni di euro per rimettere mano all’asfalto del Quarticciolo. È questa la cifra che entra in gioco con l’“Intervento sulle strade” legato al piano straordinario per i territori ad alta vulnerabilità: un’operazione che, nelle intenzioni, punta a trasformare un tema quotidiano (buche, rattoppi, sicurezza) in un segnale concreto di presenza dello Stato. La cornice è quella del Piano straordinario approvato dal Consiglio dei Ministri: tra le schede dedicate a Roma (area Alessandrino–Quarticciolo) compare proprio l’intervento da 2.000.000 euro per il “rifacimento strade”, con un orizzonte temporale indicato tra settembre 2025 e settembre 2027.
Quali strade: il nome che c’è (e quelli che ancora mancano)
Qui arriva la domanda delle domande che interessa tutti: quali vie verranno rifatte, una per una? Nelle carte pubblicate a livello nazionale, oggi, la localizzazione indicata per l’intervento è l’asse di Viale Palmiro Togliatti e la descrizione resta volutamente ampia: “rifacimento del manto stradale di alcune vie del quartiere Quarticciolo”. Inseriamo il documento che autorizza il progetto in formato scaricabile alla fine di questo articolo. Tradotto: un riferimento geografico c’è, ma l’elenco completo delle strade secondarie non è riportato nella scheda. In pratica, al momento l’unico “nome e cognome” nero su bianco è Viale Palmiro Togliatti come area/asse di intervento; per il resto si parla di “alcune vie” senza dettaglio puntuale. Anche la ricerca tramite CUP, non ci ha permesso di trovare informazioni più dettagliate.
Chi paga davvero: Stato o Campidoglio?
Sul capitolo “strade”, la partita è da 2 milioni che arrivano dallo Stato, tramite risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2021-2027, gestite nell’ambito del Piano straordinario. Il Comune mette “la macchina operativa” (progettazione, organizzazione dei lavori, gestione sul territorio) e, soprattutto, resta proprietario e responsabile della manutenzione delle strade anche dopo i cantieri—quindi il beneficio resta sul territorio, ma anche gli oneri futuri di cura.
Come funzionerà, in parole semplici
L’idea è “correre” evitando di ripartire da zero: Roma può agganciarsi a un accordo quadro già attivo per la manutenzione stradale, così da accelerare l’esecuzione. Nel frattempo, il Commissario straordinario mantiene la regia amministrativa (con nomina del responsabile del progetto e pagamenti). È una divisione dei compiti pensata per tagliare i tempi morti. Perché è un intervento di pubblica utilità (davvero). Rifare le strade non è solo “decoro”. Vuol dire: meno rischio per moto, bici, pedoni e automobilisti; meno danni e più regolarità per bus e mezzi di soccorso; più vivibilità (rumore e vibrazioni diminuiscono quando l’asfalto è rifatto bene); più fiducia: piccoli interventi visibili spesso contano quanto i grandi annunci.
Dentro un piano più grande: non ci sono solo i 2 milioni
Il rifacimento strade è un tassello. Attorno al Quarticciolo, nelle ultime settimane, si parla di un pacchetto complessivo più ampio che mette insieme fondi governativi e risorse del Campidoglio per arrivare a decine di milioni, con interventi che vanno da verde e spazi pubblici a strutture sociali e scuole.
Cosa aspettarsi adesso (e dove cercare i dettagli che mancano)
Se l’obiettivo è sapere “via per via” cosa verrà rifatto, il passaggio decisivo saranno gli atti attuativi: cronoprogrammi operativi, ordini di servizio e comunicazioni di cantiere. Nella scheda nazionale, oggi, quell’elenco non c’è: c’è un asse (Togliatti) e una promessa misurabile (2 milioni, lavori entro la finestra 2025–2027). Non c’è nulla nemmeno da parte del Comune. Speriamo, presto, di riuscire ad avere informazioni pubbliche sul dettaglio dei lavori e delle vie interessate.