Roma, 2,2 milioni di € per ristrutturare il Centro Sportivo Don Puglisi: ma la proprietà dell’immobile è ancora un rebus legale

Roma, sullo sfondo il Centro Sportivo Don Puglisi, a Montespaccato, foto Google Maps, in primo piano l'assessore allo Sport di Roma Alessandro Onorato

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Roma, la Giunta Capitolina guidata dal sindaco Roberto Gualtieri ha approvato il progetto di recupero e del Centro Sportivo “Don Pino Puglisi” di via Stefano Vai 41, nel quartiere Montespaccato. L’intervento prevede lavori di manutenzione straordinaria e di messa a norma delle strutture sportive, da tempo in stato di abbandono.

Si tratta di un piano complessivo da 2,2 milioni di euro. Presenti, al momento del voto, il sindaco Gualtieri e gli assessori: Alfonsi, Pratelli, Smeriglio, Zevi, Segnalini, Battaglia, Veloccia e Patanè. Assente l’assessore allo Sport capitolino Alessandro Onorato. Assessore Onorato, al contrario, sempre più presente sulle copertine dei giornali nazionali che parlano del suo ‘sogno‘ di utilizzare la sua rete civica nazionale per trovare una poltrona in Parlamento.

La ripartizione dei fondi

Tornando al Centro Sportivo Don Puglisi, il finanziamento arriva da più fonti. Roma ha messo sul tavolo 1,1 milioni di euro, proveniente dall’avanzo di amministrazione. A questa cifra si aggiungono 700mila euro garantiti dalla Presidenza del Consiglio, più 150mila euro della Regione Lazio.

La restante quota di 200mila euro sarà coperta da ulteriori risorse regionali in corso di reperimento.

Un contenzioso che blocca la proprietà

Nonostante le risorse già individuate e stanziate, resta irrisolto, però, il nodo della proprietà dell’impianto sportivo. Da anni l’immobile difatti è al centro di un contenzioso giudiziario ancora aperto e senza soluzione.

In sostanza, non si riesce a capire, con certezza, chi sia la società proprietaria del Centro Sportivo. Dopo vari gradi di giudizio, la vicenda è stata rinviata dalla Corte di Cassazione alla Corte d’Appello, che dovrà pronunciarsi nuovamente.

L’ultima sentenza, depositata il 9 dicembre 2024, ha infatti riaperto la questione, lasciando senza una titolarità chiara il bene che si intende ristrutturare con risorse pubbliche.

“In particolare – si legge tra le carte del Campidoglio – la Corte d’Appello, il 24 giugno 2024 ha revocato parzialmente la confisca delle quote della società proprietaria dell’impianto. Ma la Corte di Cassazione, con sentenza depositata a dicembre 2024, ha annullato tale dispositivo. Rimettendo il merito una diversa sezione della medesima Corte d’Appello. Nelle more (ossia nell’attesa, ndr) della definizione del procedimento giudiziario relativo all’impianto oggetto dell’intervento, in data 24 Marzo ultimo scorso (2025, ndr) è stato sottoscritto, con autorizzazione del competente giudice delegato della terza sezione del tribunale di Roma, un nuovo contratto di comodato gratuito afferente all’impianto, tra la gruppo sportivo Montespaccato srl proprietaria comodante, e la gruppo sportivo Montespaccato SSD A.R.L comodataria, che prevede una durata trentennale, con scadenza fissata al 30 luglio 2065.

L’impegno assunto dalla accomodante – riportano sempre le carte del Campidoglio – in caso di revoca della confisca del bene oggetto di finanziamento e di successivo ricerca recesso dal contratto di comodato da parte del beneficiario, a garantire l’integrare ristoro di tutti gli oneri assunti e sostenuti a titolo di manutenzione ordinari e straordinaria dell’impianto”.

L’impianto nel piano degli investimenti

In soldoni, se la proprietà del Centro Sportivo non dovesse essere confermata in giudizio, le società interessate dovranno restituire i soldi pubblici ai legittimi proprietari, quindi anche al Comune di Roma. L’investimento da 1,1 milioni di euro di soldi pubblici assegnati al Centro Sportivo Don Puglisi rientra nel piano degli investimenti approvato dall’Assemblea Capitolina il 23 dicembre 2024.

All’interno del programma di spesa capitolino era stato inserita la voce di spesa relativa al Centro Sportivo Don Puglisi, con una dotazione di 1,1 milioni di euro. Con la nuova delibera di Giunta, le risorse si consolidano, rafforzando la volontà del Campidoglio di portare a termine – costi quel che costi – l’intervento. Sperando che il progetto possa, visto il rebus legale che circonda la proprietà dello stesso, giungere davvero a compimento.

Un’opera tra attese e incognite

Il progetto rappresenta un investimento strategico per il quartiere, ma l’incertezza sulla proprietà resta un punto critico, dal punto di vista giudiziario e politico-istituzionale. Senza una chiara definizione giuridica, il rischio è che i tempi si dilatino ulteriormente, con conseguenze sui lavori e sulla fruibilità futura del centro.

I fondi ci sono e il piano è stato approvato, ma la soluzione del rebus legale sarà decisiva per capire se e quando Montespaccato potrà riavere il suo impianto sportivo pienamente funzionante.