Roma, 22enne pestato a calci e pugni a piazza Bologna: «Stai parlando con la ragazza sbagliata»
Una frase gettata lì, quel «stai parlando con la pischella sbagliata», e in pochi secondi un weekend di festa diventa un incubo. Un 22enne di Castelfranco Veneto è finito all’ospedale con fratture al volto, dopo essere stato aggredito sabato sera a Roma, nei pressi di piazza Bologna, uno dei centri della movida universitaria romana. Un pestaggio nato per un malinteso, forse uno sguardo di troppo. O forse per nulla.
Il pestaggio davanti al locale di via Ippocrate
Il 22enne, in compagnia di alcuni amici, era arrivato a Roma per trascorrere il ponte dell’Immacolata. Un giro per la città, poi un drink in un locale di via Ippocrate, zona piena di studenti e di allegria. È il padre del ragazzo, Bruno, a raccontare la dinamica al quotidiano veneto Treviso Today. Andrea era a Roma insieme a due amici. “Erano fuori dal bar, chiacchieravano con altri ragazzi e ragazze”, ricorda il padre. È in quel momento che un giovane, romano, si avvicina e sbotta: “Tu stai parlando con la pischella sbagliata”. Un’accusa senza logica, anche perché, racconta Bruno al quotidiano veneto, “mio figlio non parlava neanche con lei, era una conversazione di gruppo”.
Pochi istanti dopo, la situazione precipita. L’estraneo invita il 22enne a seguirlo “in un vicolo”, dicendo che un amico doveva parlargli. Andrea si rifiuta: “Perché devo venire? Non ti conosco, non so chi sei”. Ed è lì che arrivano altri due ragazzi. Uno gli dà un pugno in pieno volto, lo fa cadere. L’altro lo colpisce con calci in faccia mentre è a terra.
Fratture multiple e 40 giorni di prognosi
Il ragazzo viene portato al pronto soccorso del Policlinico Umberto I, poi rientra a Treviso, dove è ricoverato al Ca’ Foncello, nel reparto di chirurgia maxillo-facciale. Gli hanno diagnosticato la frattura dello zigomo, dell’orbita oculare e altre lesioni. La prognosi è di 40 giorni. Curiosamente, il suo vicino di letto è un 19enne aggredito la stessa sera, a Treviso, da una baby gang. Anche lui colpito al volto, anche lui in attesa di un intervento chirurgico.
Tornato a casa, il 22enne ha presentato denuncia ai carabinieri, poi trasmessa ai colleghi di Roma, che ora conducono l’indagine. Le telecamere della zona, numerose, potrebbero essere decisive. “Ci sono tante immagini – spiega il padre – speriamo riescano a risalire ai responsabili. Ma non sarà semplice”. Poi aggiunge: “Quando l’ho visto, mio figlio aveva la faccia gonfia come un pallone, l’occhio completamente chiuso. Non è un ragazzo da risse, mai successo nulla. Hanno semplicemente incontrato le persone sbagliate”.