Roma, 23enne picchiato a sangue per rubargli il portafogli: nei guai due giovani
Lo hanno aggredito in strada, riempiendolo di pugni in faccia e lasciandolo a terra con il volto insanguinato. Tutto per rubargli il portafogli e usare la sua carta credito per acquisti non autorizzati. Ma stavolta la rapina violenta non è finita bene per i malviventi. Grazie alla denuncia dettagliata della vittima, un ragazzo romano di 23 anni, e alle immagini delle telecamere di sorveglianza, i Carabinieri della Stazione di Roma Cecchignola sono riusciti a risalire agli autori del colpo.
Il Tribunale di Roma ha così disposto gli arresti domiciliari per un 19enne e l’obbligo di firma per un 21enne, entrambi romani e gravemente indiziati dei reati di rapina aggravata, lesioni personali e indebito utilizzo di strumenti di pagamento elettronici.
La rapina in pieno giorno a via Gastaldi
L’aggressione risale allo scorso aprile. Il giovane stava camminando in via Giovanni Gastaldi, alla Cecchignola, quando un’auto gli si è affiancata. Dal finestrino, il passeggero ha strappato dalle sue mani il portafogli, che conteneva soldi in contanti, documenti e carte di credito. Nel tentativo di riprenderselo, la vittima si è aggrappata all’auto, ma i due a bordo hanno reagito con violenza, colpendolo al volto con più pugni prima di darsi alla fuga. Ferito e sotto shock, il 23enne è stato soccorso al Sant’Eugenio, dove i medici gli hanno diagnosticato traumi multipli al viso e una prognosi di 20 giorni. Poche ore dopo, come se non bastasse, il ragazzo ha iniziato a ricevere notifiche bancarie di spese sospette. I due aggressori avevano già tentato di usare le carte per pagamenti online e acquisti vari.
Le indagini e il riconoscimento dei due aggressori
Dalla denuncia del ragazzo è partita la ricostruzione minuziosa dei Carabinieri, che hanno passato al setaccio le telecamere della zona e raccolto una serie di indizi incrociati. Grazie alle immagini i due giovani sono stati riconosciuti con certezza dalla vittima e identificati anche grazie alle analisi tecniche sui movimenti delle carte. Il lavoro investigativo, coordinato dalla Procura della Repubblica di Roma, ha portato alla richiesta e all’emissione della misura cautelare da parte del Giudice per le indagini preliminari. Il 19enne è finito ai domiciliari, mentre per il 21enne è stato disposto l’obbligo di presentarsi periodicamente in caserma.