Roma, 27 nuovi photored nei semafori più pericolosi: multe automatiche a chi passa col rosso

Ancora troppi incidenti per colpa di chi ignora il semaforo e passa con il rosso. Roma prova a cambiare passo e lo fa con un investimento da 3 milioni di euro per disseminare la città di nuove telecamere anti-rosso. La gara, pubblicata da Roma Servizi per la Mobilità (bando B7586C875C), punta a moltiplicare i cosiddetti photored agli incroci più pericolosi della Capitale. Un piano che promette multe automatiche e meno margini di “fortuna” per chi pensa di cavarsela bruciando il semaforo.
27 occhi elettronici a Roma contro chi passa col rosso
Il bando prevede l’acquisto di 17 impianti base, capaci di monitorare fino a due corsie, più 10 telecamere aggiuntive per coprire una terza corsia. Non si tratta solo di hardware: il pacchetto comprende anche licenze software e la gestione centralizzata attraverso la piattaforma di Roma Mobilità, con integrazione diretta alle banche dati delle forze dell’ordine.
In pratica, niente più sanzioni affidate alla discrezionalità di una pattuglia, ma multe in tempo reale e incroci trasformati in vere e proprie “sentinelle digitali”.

Dove sono e dove verranno messi i photored
Oggi gli occhi elettronici sorvegliano già undici nodi critici della città, dalla Cristoforo Colombo a viale Marconi, da piazza Pio XI alla Tuscolana e fino all’incrocio tra Prenestina e viale Palmiro Togliatti. Eppure i dati restano impietosi: oltre 500 incidenti nel 2024 sono stati causati dal mancato rispetto del semaforo rosso.
Ecco perché il nuovo bando alza l’asticella: entro il 2026 i photored dovrebbero triplicare, con una distribuzione mirata agli incroci più pericolosi, scelti in base alle statistiche sugli incidenti.
Bando da 3 milioni di euro: più sicurezza o solo più multe?
La gara ha un valore complessivo di 3.045.000 euro, con una durata biennale e scadenza fissata al 14 ottobre 2025 per la presentazione delle offerte. L’obiettivo è duplice: da un lato abbattere il numero di sinistri, dall’altro raccogliere dati sul traffico e sugli stili di guida, utili per pianificare ulteriori interventi di sicurezza stradale e gestione urbana. Un progetto che inserisce Roma tra le città europee dove la tecnologia non è più un optional, ma la base della mobilità.
I sostenitori del piano parlano di deterrente efficace: dove sono stati installati i photored, le infrazioni sono calate del 40% nei primi sei mesi. Un risultato incoraggiante. Ma non mancano i dubbi da parte di chi teme che la tecnologia diventi più una macchina per fare cassa che uno strumento di prevenzione.