Roma, 3,1 milioni di mutuo per il nuovo Mercato Contadino: i ‘nuovi’ debiti del Campidoglio toccano gli 80 milioni

Roma, la Giunta Capitolina guidata dal sindaco Roberto Gualtieri (assente al momento del voto) ha dato il via libera al progetto per il “Nuovo Farmers Market” di Corviale. Un intervento dal costo complessivo di 3,1 milioni di euro, coperto tramite l’accensione di un nuovo mutuo.
L’opera interesserà il complesso edilizio di via Marino Mazzacurati, nel Municipio XI. Tre fabbricati separati, oggi destinati a ospitare un mercato coperto rinnovato e funzionale, al cui interno verrà avviata – oltre al nuovo Mercato Contadino – anche una nuova farmacia pubblica (Farmacap) e un nuovo ufficio postale. Così riportano le carte che il Nuovo 7 Colli ha potuto visionare e che alleghiamo alla fine di questo articolo. Il progetto, preannunciato dalla stampa due anni e mezzo fa, prende quindi il via.

Un tassello nel mosaico dei nuovi mutui
Il finanziamento per il mercato contadino tramite mutuo non è un caso isolato. Negli ultimi dieci mesi, come da noi ampiamente documentato, il Campidoglio ha detto ‘sì’ a una lunga serie di nuovi mutui per la realizzazione di nuove opere pubbliche.
Aree sportive, asili, parchi, aiuole, un canile-ospedale veterinario da oltre 7 milioni di mutuo, il restyling del Bioparco e persino un nuovo parco affacciato sul Tevere a Ostia. Un elenco di interventi che porta il totale dei ‘nuovi’ mutui a circa 80 milioni di euro, considerando anche quello per Corviale. Una cifra considerevole, il cui peso dovrà essere saldato dai cittadini nei decenni a venire.
L’eredità pesante dei vecchi debiti
Questi ‘nuovi‘ prestiti–mutui si sommano, in realtà, a un’eredità già pesante: circa 276 milioni di euro di mutui e prestiti contratti in passato, ancora sulle spalle di Roma Capitale.
276 milioni di ‘vecchi’ debiti ancora da onorare. Non a caso, il sindaco Gualtieri riveste oltre al mandato di sindaco anche quello di Commissario per il rientro dal debito di Roma. La Capitale resterà commissariata sui debiti dal Governo fino al 2028 incluso.
Il quadro complessivo, tra ‘vecchi‘ e ‘nuovi‘ debiti, quindi, diventa così imponente e preoccupante. Roma dovrà far fronte a un fardello che si estende ben oltre l’attuale legislatura, con pagamenti e interessi che incideranno sui bilanci comunali per decenni.
Politica e tempi elettorali
I debiti, quindi, continuano a crescere. Anche la tempistica delle opere fa discutere. Molti progetti finanziati con i nuovi mutui vedranno la luce – molto probabilmente – solo alla vigilia delle prossime elezioni comunali attese per la primavera 2027, nel corso delle quali Gualtieri tenterà il bis, come da lui ampiamente preannunciato sulla stampa.
Un calendario che, per qualche malpensante, potrebbe non essere casuale: inaugurazioni e tagli di nastro poco prima del voto, per presentare ai cittadini i frutti degli investimenti. Tuttavia, dietro le foto e le cerimonie, restano cifre e rate che dovranno essere onorate per i prossimi tre decenni.
Assenze nei momenti chiave
Le sedute di Giunta e di Aula Giulio Cesare che hanno approvato gran parte di questi mutui hanno spesso registrato l’assenza del sindaco Roberto Gualtieri. Un’assenza che pesa anche alla luce del suo ruolo di Commissario straordinario per Roma.
Nei momenti in cui si tratta di spiegare ai cittadini e ai consiglieri l’impatto finanziario delle scelte, il primo cittadino non sempre è presente. Ma quando si tratta di inaugurare le opere, la sua presenza è puntuale.

Un debito che resta ai romani
Se da un lato si cerca di rinegoziare vecchi mutui per ridurre gli interessi, dall’altro se ne accendono di nuovi, aumentando la spesa complessiva a carico della città. In sostanza, si risparmia oggi per indebitarsi domani.
Roma continua così a camminare su un filo sottile, con un debito storico mai risolto e nuove rate in arrivo. Il conto, inevitabilmente, lo pagheranno i romani, non solo in termini economici ma anche in libertà di investimento futuro.