Roma, 7514 sensori per multare chi non paga i parcheggi blu: l’elenco di quartieri e vie coinvolte

Roma si prepara a un cambiamento decisivo nella gestione dei parcheggi che rischia però di trasformarsi in un vero salasso economico per i cittadini romani. Un problema che si aggiunge a quello dei pochi posti a disposizione per parcheggiare la propria auto. Il Comune ha annunciato l’avvio del progetto SOSPAS (Smart On-Street Parking System).
Progetto che prevede l’installazione di 7.514 sensori elettronici per monitorare in tempo reale la disponibilità degli stalli di sosta a pagamento – ossia le famose strisce blu – e delle aree dedicate al carico e scarico delle merci. Obiettivo? Dietro le solite frasi politichesi dell’assessore di turno, in realtà, si nasconde solo un obiettivo. Multare istantaneamente ed elettronicamente – ed a distanza – senza bisogno dell’ausiliare di turno – le persone inadempienti nel pagamento della sosta su striscia blu. Un intervento che coinvolgerà 23 quartieri tra centro e semicentro, principalmente nei municipi I e II, dove si concentra l’80% degli oltre 76.000 parcheggi a pagamento della Capitale.

A Roma parte la ‘rete’ di sensori per multare chi non paga i parcheggi blu (a pagamento)
Il progetto prevede, per l’appunto, l’avvio di una rete capillare di sensori intelligenti capaci di rilevare l’occupazione di ogni singolo stallo. I dispositivi trasmetteranno le informazioni raccolte a una piattaforma di controllo centralizzata, in grado di elaborare in tempo reale i dati sul traffico e sulla disponibilità dei parcheggi. Oltre a emettere multe, il Comune preannuncia anche che questo stesso sistema permetterà anche di migliorare la gestione della sosta. In che modo? Fornendo indicazioni agli automobilisti tramite app e sistemi GPS, indicando dove trovare un posto libero, riducendo così il traffico derivante dalla ricerca di parcheggio. Insomma, tanti vantaggi, ma a caro costo, forse.
Dove saranno installati i sensori-‘salasso’ di Roma: a Trastevere, Flaminio, Prati e Monti
Dei 7.514 sensori previsti, 3.089 copriranno almeno il 5% degli stalli blu in ciascuna delle 23 aree prescelte dalla Giunta Gualtieri. Ma il monitoraggio sarà molto più intenso in alcune zone particolarmente trafficate e sensibili, così ha annunciato il Campidoglio, senza rendere noti, per il momento, troppi particolari. Di sicxuro, si sa – al momento in cui scriviamo – che saranno coinvolti in modo ‘pesante’ quartieri tra i quali: Trastevere, Flaminio, Prati e Monti, dove la copertura raggiungerà il 40% dei posti, per un totale di 4.411 sensori.
Una piccola ma significativa quota – 14 sensori – sarà invece destinata agli stalli per il carico e scarico merci all’interno della ZTL del Tridente, toccando vie centrali come via di Ripetta, via del Babuino, via dei Due Macelli e piazza di Spagna.
Obiettivo: fare cassa, ma anche trovare il parcheggi più facilmente
L’obiettivo? Sicuramente fare cassa. Ma forse anche rendere più facile la ricerca di un posto libero. Roma e i parcheggi sono certo un binomio che da anni significa solo una cosa per gli automobilisti della Capitale: caos. Posti auto che non si trovano, strade trasformate in un labirinto di auto in doppia fila, marciapiedi e strisce pedonali occupati da chi, alla fine, lascia l’auto dove può. E nel frattempo, centinaia di parcheggi sono stati eliminati per far spazio alle piste ciclabili, senza però offrire alternative concrete a chi si sposta in macchina.
Roma, trovare un parcheggio è un’impresa titanica
Che a trovare un parcheggio a Roma sia spesso un’impresa titanica lo sanno tutti. Le strade affollate e la carenza di posti auto rendono la ricerca estenuante, causando traffico e stress per gli automobilisti. Il progetto SOSPAS (Smart On-Street Parking System) rappresenta quindi un’iniziativa che, nelle intenzioni degli amministratori, mira a rivoluzionare la gestione della sosta nella Capitale. Un’idea sicuramente ‘moderna’, ma che rischia di essere solo un palliativo rispetto al vero problema: a Roma ci sono troppe auto e troppo pochi parcheggi.