Roma, 808 nuovi posti di lavoro in Campidoglio: alla Fiera si presentano 65mila concorrenti

26 giugno 2025. La data segna l’inizio di una nuova corsa al posto fisso nella Capitale. Sono 808 le assunzioni previste dal Comune di Roma e ben 65mila i candidati accorsi alla Fiera per tentare di conquistare uno dei contratti a tempo indeterminato. Si tratta di uno dei concorsi pubblici più massicci degli ultimi anni, organizzato con modalità degne di un grande evento. Padiglioni gremiti, sicurezza rafforzata, controlli serrati. Il messaggio è chiaro: il Campidoglio cerca personale e lo fa tramite una selezione di massa, in piena regola.
Roma, al via la maxi macchina organizzativa
L’organizzazione è imponente: ingressi contingentati, prove digitali su tablet, telefoni cellulari sigillati in appositi sacchetti, badge identificativi con QR code al polso. Persino una nursery allestita per le neomamme. Una macchina ben oliata, progettata per gestire decine di migliaia di persone nell’arco di diversi giorni. Nella prima giornata, il 26 giugno, sono stati convocati circa 10mila candidati divisi in due turni. Per ciascuno di loro, 60 minuti per rispondere a 40 quesiti a risposta multipla. Il tutto in un clima di rigida sorveglianza e con la tensione tipica delle grandi occasioni.

In palio 286 posti da funzionario di Roma
La prima prova ha riguardato le 286 posizioni da funzionario, riservate ai laureati. Si tratta del segmento più ambito e qualificato del concorso, che spalanca le porte a carriere tecniche e amministrative all’interno della macchina comunale. Nei prossimi giorni sarà il turno delle prove per gli operatori – 72 posti disponibili – e infine dei candidati per i ruoli esecutivi, i cosiddetti “semplici dipendenti”, con 450 posti in palio. In totale, 808 assunzioni che andranno a rafforzare i ranghi di un’amministrazione pubblica in costante difficoltà di organico.
Candidati da tutta Italia convergono a Roma
Tra i padiglioni della Fiera, si è riversata un’umanità eterogenea: giovani neolaureati, disoccupati, lavoratori in cerca di stabilità, molti anche over 50. Accenti del Sud si mescolano a quelli della Capitale. Il concorso romano ha attratto candidati da tutta Italia, segnale evidente della fame di lavoro stabile e della centralità che il “posto pubblico” continua ad avere in un Paese che fatica a garantire occupazione di qualità. Il Campidoglio, da parte sua, offre contratti a tempo indeterminato, un orizzonte raro nel mercato del lavoro contemporaneo.
Tra ritardi e traffico: la Capitale sotto stress
Come sempre accade in queste occasioni, Roma ha dovuto fare i conti con il suo tallone d’Achille: la mobilità. Il 26 giugno, la linea FL1 ha registrato ritardi fino a 40 minuti, complicando l’arrivo dei candidati. Al termine della prova, poco prima delle 13, la Fiera si è svuotata lentamente, riversando migliaia di persone sui mezzi pubblici e sul Grande Raccordo Anulare. Una pressione straordinaria che ha mostrato ancora una volta la fragilità logistica della Capitale di fronte a eventi di massa.
Una sfida per il futuro
Con questo concorso, il Comune di Roma cerca non solo di colmare le lacune di personale, ma anche di dare un segnale forte: è il momento di rinnovare la macchina amministrativa. Dopo anni di blocchi del turnover e pensionamenti, il Campidoglio punta su nuove energie per affrontare le sfide della città, dal verde pubblico alla digitalizzazione, dai trasporti all’edilizia. I 65mila candidati lo hanno capito bene: dietro ogni quiz, dietro ogni tablet, c’è la possibilità di una vita nuova.