Roma, 90mila € pubblici per la Scuola di Musica privata: la Giunta Gualtieri dice ‘Sì’ al “Contributo straordinario”

Roma, sullo sfondo uno spartito musicale, in primo piano il sindaco Giualtieri, gli assessori Smeriglio (Cultura, Onorato (Sport) e Pratelli (Scuola)

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Roma, la Giunta Capitolina guidata quasi al completo (assente il sindaco Roberto Gualtieri) ha approvato lo stanziamento straordinario di 90mila euro pubblici a favore della Scuola Popolare (No profit, ma privata) di Musica Donna Olimpia. Un voto che arriva in un momento delicato per le casse comunali, strette ancora nella morsa di vecchi e nuovi debiti.

A dire ‘Sì’ alla proposta di finanziamento gli assessori: Segnalini, Lucarelli, Pratelli, Tobia Zevi, Alfonsi, Patanè, Onorato, Massimiliano e Maurizio Veloccia. Assente il primo cittadino Gualtieri: Una assenza che ricorda da vicino altre delibere di peso, come quella recente sul mutuo da 117 milioni per il Ponte dei Congressi, quando il primo cittadino, commissario straordinario al debito del Comune di Roma, aveva preferito rimanere dietro le quinte.

Cultura e conti in profondo rosso

L’atto, la deliberazione della Giunta Gualtieri n. 357 del 18 settembre, prevede un contributo straordinario a sostegno del progetto “Pratiche musicali permanenti per comunità accessibili”. Ma dietro la nobile finalità culturale, resta una domanda cruciale: Roma può permettersi di distribuire nuovi contributi, mentre i debiti continuano ad accumularsi? La Capitale, infatti, non ha ancora smaltito il fardello che sfiora mezzo miliardo di euro tra vecchi mutui e nuove operazioni finanziarie.

Una scuola storica, ma privata

Fondata nel 1976 all’interno del quartiere popolare di Donna Olimpia, la Scuola ha alle spalle un percorso di riconoscimenti nazionali e internazionali. Nel tempo ha costruito un modello didattico inclusivo, accogliendo disabili e ragazzi in situazioni di vulnerabilità. Una realtà indubbiamente preziosa, ma che resta pur sempre un soggetto privato, ora sostenuto da fondi pubblici. Il contributo coprirà il 90% delle spese del progetto, lasciando all’Associazione solo un piccolo ulteriore sforzo finanziario.

I dettagli del progetto

Il programma, dal 20 settembre 2025 al 30 maggio 2026, prevede prove collettive, corsi di strumento gratuiti per i destinatari selezionati, laboratori artistici e una grande performance conclusiva all’Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone”. Coinvolgerà fino a 90 partecipanti, tra utenti dei servizi sociali, studenti liceali in PCTO, volontari e musicisti professionisti. Il costo complessivo dichiarato: 100mila euro. Roma Capitale ne sosterrà direttamente 90mila.

Il nodo del bilancio di Roma

Se da un lato il progetto porta con sé valori di inclusione e welfare culturale, dall’altro solleva dubbi sull’uso delle risorse pubbliche. Roma continua a finanziare opere e iniziative con denaro che spesso non ha, alimentando un debito che finiranno per pagare i cittadini nei prossimi decenni. Ogni nuovo euro speso, anche quando destinato a finalità sociali, si somma a un quadro economico fragile e zavorrato.

Tra consenso e perplessità

L’iniziativa culturale avrà senz’altro un forte impatto simbolico, capace di esaltare il volto solidale della Capitale. Ma resta l’amara constatazione che i fondi per cultura e inclusione vengano stanziati in un contesto in cui il Comune fatica a chiudere i conti di base, tra opere incompiute, mutui milionari e servizi essenziali da rifinanziare. La Giunta Gualtieri, nel frattempo, sembra voler dare un segnale politico: Roma non rinuncia alla cultura, anche a costo di aggiungere un altro peso al bilancio.

Un equilibrio instabile

Il rischio, però, è che questa generosità si trasformi nell’ennesimo paradosso capitolino: città sommersa dai debiti e al tempo stesso prodiga nell’erogare contributi straordinari. La Scuola Donna Olimpia riceverà il suo finanziamento, gli studenti avranno il loro palcoscenico, ma i cittadini romani continueranno a convivere con la cronica incapacità di Roma Capitale di gestire, senza debiti, il proprio futuro.