Roma, a Don Bosco spunta il salotto sparso per le strade: il degrado è servito

C’è chi chiude l’estate con le foto delle vacanze e chi, invece, immortala un materasso marcio steso in piena piazza dei Consoli. Lo scatto è stato inviato da un residente alla redazione de Il Nuovo 7 Colli, a dimostrazione che a Don Bosco il degrado non è un’impressione: è una certezza fotografabile. Gli scatti a seguire sono di ieri, mercoleì 1 ottobre 2025.

Non bastasse, a rincarare la dose ci pensa il Comitato di Quartiere CdQ Don Bosco VII Municipio, che ha pubblicato su Facebook un ennesimo scatto da incubo, ma non solo: abbiamo raccolto una rassegna dell’inciviltà seriale, mentre chi dovrebbe intervenire probabilmente sta cercando il telecomando del decoro perduto.

Piazza dei Consoli: il materasso da esposizione
Il materasso è lì, disteso come se fosse in vacanza, piazzato tra i sampietrini come fosse parte dell’arredo urbano approvato dal Municipio. Accanto, bottiglie vuote e sporcizia. C’è da chiedersi se il prossimo step sia la testiera del letto o un comodino col lume. Le immagini sono arrivate direttamente alla redazione del Nuovo 7 Colli, perché quando le istituzioni dormono, ci pensa il vicinato a svegliarle – a colpi di foto.

Via Flavio Stilicone: l’isola pedonale diventa salotto
Pochi metri più in là, in via Flavio Stilicone, l’isola pedonale è ormai un punto d’incontro tra l’arte povera e l’arredamento da discarica. Un divano bianco – rigorosamente abbandonato – campeggia accanto al tavolo da ping pong. Mancano solo due lampade e un telecomando per sentirsi a casa. I passanti lo evitano, ma sotto sotto si chiedono se la sera qualcuno non ci si sieda davvero.
La segnalazione è stata condivisa su Facebook dal Comitato di Quartiere: le immagini parlano da sole.
Via Calpurnio Pisone: scarica tutto qui, tanto nessuno dice nulla
In via Calpurnio Pisone, accanto all’ufficio postale, è comparsa una porta gialla con tanto di vetro decorato. Lasciata per strada come un omaggio al degrado, è stata accompagnata da sacchi neri di macerie, detriti edili, cartoni e altri souvenir del fai-da-te urbano. A Don Bosco non si butta nulla: si esibisce tutto in strada, come in una mostra permanente intitolata “Roma non si merita questo”.

Via Ponzio Cominio: la fioriera è la nuova bottigliera
In via Ponzio Cominio, le fioriere pubbliche sono ormai riconvertite in secchi da cocktail. Lì dentro c’è di tutto: vetro, plastica, birre, vino, succhi, forse anche qualche esperimento di fermentazione. Un’opera d’arte moderna, battezzata “Natura morta e immondezza viva”. Accanto, cassette della frutta e cartoni, sparsi tra marciapiedi e tombini, per una coreografia urbana che neanche Banksy.

Il Comitato segnala il degrado a Don Bosco, i residenti fotografano. Gli altri?
Il CdQ Don Bosco continua a segnalare pubblicamente, i cittadini inviano foto, Facebook è diventato l’unico ufficio reclami funzionante del quartiere. Nel frattempo, le istituzioni continuano a mimare l’invisibilità, sperando forse che il problema si dissolva da solo. Spoiler: non succederà.
Il VII Municipio di Roma continua a sprofondare nel degrado, tra silenzi istituzionali e rassegnazione civica. Don Bosco si conferma laboratorio sociale del caos, dove l’unica raccolta differenziata che funziona è quella tra indignazione e sarcasmo.