Roma, abbandono di alberi e spazi verdi sotto l’amministrazione Gualtieri

La situazione delle ville storiche e degli alberi di Roma continua a destare grande preoccupazione. Da anni denunciamo non solo gli incendi che hanno colpito la pineta di Castel Fusano, ma anche la diffusione incontrollata della cocciniglia tartaruga (Toumeyella parvicornis), un parassita che, negli ultimi cinque anni, ha distrutto oltre 120 ettari di pineta. La perdita di alberi è un fenomeno che si inserisce in un quadro critico sempre più evidente.
E’ quanto dichiarano in una nota l’On. Marco Perissa, Presidente del coordinamento romano di FDI, e Piergiorgio Benvenuti, responsabile della Consulta Ambiente di FDI a Roma.

La presenza di Toumeyella parvicornis, introdotta nel 2018 nella zona di Mostacciano e Laurentina, è ormai dilagata. Oggi, grazie alla mancata attuazione di trattamenti fitoterapici adeguati, la cocciniglia ha infettato l’80% dei Pinus pinea di Roma, circa 120.000 esemplari, mettendo a rischio un terzo degli alberi della Capitale.
Sebbene siano stati annunciati programmi di ripiantumazione, è fondamentale agire preventivamente per proteggere gli alberi da malattie e parassiti. Le pinete romane, in particolare, rivestono un enorme valore ambientale. Gli alberi contribuiscono alla riduzione dell’inquinamento, con ogni esemplare in buona salute che sequestra 50 kg di CO2 all’anno. Il nostro patrimonio forestale, che conta quasi 12 miliardi di alberi in Italia, potrebbe contribuire significativamente a contrastare l’inquinamento atmosferico derivante dal traffico.
“È importante sottolineare che gli alberi devono essere in buona salute e superare l’adolescenza (oltre i 20 anni) per poter esercitare appieno la loro funzione disinquinante – aggiungono Perissa e Benvenuti – Pertanto, non basta aumentare le aree verdi, ma occorre anche mantenere e tutelare quelle esistenti, per garantire un ambiente sano e proteggere la salute dei cittadini. Purtroppo, agli appelli che da tempo stiamo lanciando, l’unica risposta è un’inerzia amministrativa costante. Chi avrebbe dovuto intervenire per salvaguardare il patrimonio verde della Capitale, la città più verde d’Europa, continua a non affrontare adeguatamente il tema degli spazi verdi e delle alberature. Anche gli abbattimenti effettuati finora non sono riusciti a prevenire i rischi per il verde e la sicurezza dei cittadini, come incendi e caduta di rami o tronchi che oltre ad aver causato feriti e disagi hanno fatto registrare due vittime”.