Roma accelera per le 120 nuove case popolari a Pomezia: il 22 maggio il Campidoglio sceglie il sito

Roma accelera per le 120 nuove case popolari a Pomezia: il 22 maggio il Campidoglio sceglie il sito. La Capitale cerca risposte rapide all’emergenza abitativa. L’amministrazione di Roma Capitale accelera sul fronte dell’edilizia residenziale pubblica, puntando sulla locazione di 120 nuovi alloggi, ma fuori dal proprio territorio: a Pomezia. Il 22 maggio è prevista la prima seduta della Commissione preposta a valutare le tre proposte arrivate in risposta alla manifestazione di interesse lanciata lo scorso dicembre. È in quell’occasione che il Campidoglio individuerà l’area definitiva tra quelle offerte da privati nel Comune di Pomezia.
La mossa ‘furbetta’: guardare oltre Roma, ma ‘scaricando’ su Pomezia
La scelta di spostare l’attenzione fuori dai confini della città metropolitana non è casuale. L’Amministrazione guidata da Roberto Gualtieri ha ormai preso atto che Roma, da sola, non sarebbe più in grado di far fronte all’urgenza abitativa.

La disponibilità di nuovi alloggi nei comuni limitrofi, come Pomezia, rappresenta un’opportunità concreta per sbloccare situazioni di stallo. Si tratta di una scelta dettata dall’urgenza e dalla necessità di tempi rapidi, che l’attuale patrimonio immobiliare pubblico dentro Roma non è in grado di garantire.
Una pianificazione che si muove ormai su scala metropolitana, con l’obiettivo di offrire soluzioni stabili a famiglie in difficoltà economica e sociale. Non sappiamo se e con quale modalità, il Comune di Pomezia parteciperà alla seduta, per dare anche le sue indicazioni politiche in merito a tale decisione. Scegliere un sito, piuttosto che un al’tro, rispetto ai tre proprosti, potrebbe comportare del resto conseguenze decisive.
Il piano: 120 alloggi in locazione, poi la cessione-acquisto a Pomezia
Il piano nasce dalla manifestazione di interesse avviata a fine 2024 dal Dipartimento Valorizzazione del Patrimonio e Politiche Abitative. Dopo 90 giorni di pubblicazione, sono giunte tre proposte concrete da parte di soggetti privati. In totale, 120 abitazioni che Roma Capitale potrà affittare per un periodo iniziale, con la possibilità di acquistare gli immobili dopo 18 mesi.
Le case, già pronte all’uso, saranno assegnate a famiglie in graduatoria ERP (Edilizia Residenziale Pubblica), che vivono in condizioni di vulnerabilità e fragilità sociale. La formula della locazione con opzione di acquisto consente all’Amministrazione di intervenire subito, senza attendere la lunga trafila dell’edilizia pubblica tradizionale.
Una Commissione di Roma per valutare le offerte
Il primo passo concreto sarà compiuto il 22 maggio: la Commissione incaricata di valutare le offerte si riunirà presso la sede del Dipartimento, in Piazza Giovanni Da Verrazzano. Qui verranno esaminate le tre proposte ricevute, sulla base di criteri che coniugano la qualità abitativa, la sostenibilità economica e la prontezza degli immobili.
Al termine della seduta, verrà redatta una graduatoria provvisoria che individuerà il sito preferito. L’obiettivo è chiaro: chiudere rapidamente il processo e assegnare i primi alloggi già entro l’autunno, rispondendo alle urgenze più gravi.
Un progetto nel quadro del “Diritto all’Abitare”
Gli alloggi di Pomezia saranno inclusi nel piano capitolino sul “Diritto all’Abitare”, una delle priorità dell’attuale Giunta. L’inserimento nel programma ERP consente a queste abitazioni di rispondere direttamente alla domanda delle famiglie in attesa di una sistemazione stabile. Un passo avanti verso un nuovo modello abitativo che superi la logica emergenziale e punti su una strategia strutturale, capace di integrare pubblico e privato.
Roma, con questo progetto, inaugura una fase nuova nella gestione dell’abitare: meno burocrazia, più soluzioni operative e un raggio d’azione che va oltre il raccordo anulare.