Roma, addio agli alberi di San Giovanni: al via 10 giorni di “Abbattimenti programmati”

Roma, alberi di via Illiria, foto Google Maps

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Roma, dal 9 al 18 luglio 2025, l’area sud della capitale zona San Giovanni dirà addio a una parte del suo patrimonio arboreo. Proprio mentre la città eterna è infiammata – nel senso letterale del termine – dal caldo africano che ha avvolto la Capitale. Tre stradevia Illiria, viale Furio Camillo e via Cesare Baronio — saranno interessate da interventi di “messa in sicurezza e/o abbattimento” delle alberature. Così riportano i documento ufficiale capitolini. Il piano, trasmesso ufficialmente dal Dipartimento Tutela Ambientale di Roma, rientra in un’azione programmata che, seppur prevista, solleva interrogativi e preoccupazioni.

Non si conosce il numero esatto degli alberi che verranno abbattuti. Questo dettaglio, assente dalla documentazione ufficiale, lascia spazio a stime e timori. Dieci giorni di lavori, in tre diverse arterie cittadine, possono comunque portare a una significativa riduzione del verde urbano.

Roma, addio agli alberi, lavori e divieti a San giovanni: il piano operativo

La macchina organizzativa è già in moto. La Determinazione Dirigenziale firmata il 4 luglio dal Direttore del procedimento, dispone una serie di divieti di sosta validi 24 ore su 24 per garantire lo svolgimento degli interventi.

In particolare:

in via Illiria, il divieto è attivo da viale Ipponio al civico 21;

in viale Furio Camillo, riguarda lo spartitraffico tra i civici 25 e 15;

in via Cesare Baronio, interessa il tratto compreso tra i civici 6 e 10.

I mezzi operativi del Servizio Giardini avranno accesso esclusivo alle aree, mentre la viabilità ordinaria sarà modificata per tutta la durata dell’intervento. Una misura che, seppur temporanea, avrà effetti sulla circolazione in una zona già congestionata.

Un altro colpo al verde urbano di Roma – San Giovanni

San Giovanni, uno dei quartieri storici della Capitale, ha già conosciuto in passato abbattimenti massicci. Le motivazioni, ufficialmente, parlano di “messa in sicurezza“, una formula che spesso include piante considerate instabili, malate o danneggiate. Tuttavia, la mancanza di trasparenza su diagnosi fitosanitarie e criteri di selezione alimenta dubbi e proteste da parte dei residenti. Di tali eventuali problematiche non vi è traccia nei documenti resi pubblici dal Campidoglio.

In assenza di una comunicazione dettagliata sull’effettivo stato delle alberature, la città assiste all’ennesimo episodio in cui il verde sembra essere l’anello debole della gestione urbana. Delk resto, l’ultimo comunicato ufficiale sul tema di Roma risale ad aprile scorso. A Roma, secondo l’ultimo rapporto ISPRA, il verde pubblico risulta in contrazione, con oltre 4.000 alberi abbattuti negli ultimi tre anni.

Una prassi che si ripete a Roma

Il ‘copione‘ è ormai noto: richiesta del Dipartimento, sopralluogo tecnico, emissione del provvedimento, divieti di sosta e abbattimenti. Nulla di irregolare, almeno formalmente.

Non esiste, ad oggi, però, un portale internet aggiornato in tempo reale e pubblico dove i cittadini possano verificare lo stato di salute degli alberi abbattuti o consultare i piani di sostituzione. Anche in questo caso, non si fa menzione di nuove piantumazioni.

L’unica certezza è la fine imminente per decine di alberi in una delle aree più popolate della città.

La città che taglia ma non risponde

Il caso San Giovanni è emblematico di un approccio che privilegia l’intervento drastico alla cura preventiva? Manca una strategia di lungo periodo, e soprattutto manca la trasparenza? La Determinazione Dirigenziale si limita a disporre le modifiche alla viabilità necessarie per eseguire i lavori, ma nulla dice su come verrà compensata la perdita di verde.

Roma continua a fare i conti con un patrimonio naturale che si riduce, spesso senza lasciare traccia visibile del perché. Intanto, i cittadini si sveglieranno tra pochi giorni con meno alberi, meno ombra e meno ossigeno.