Roma, addio agli autodemolitori di viale Togliatti: il Parco Archeologico di Centocelle dal degrado al polmone verde

Parco archeologico di Centocelle@Gaia Lib

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Finalmente si parte: Centocelle, a Roma, si prepara a diventare una grande area verde archeologica, grazie ai fondi del Pnrr e del programma Caput Mundi. L’amministrazione ha acquistato 15 ettari dalla Cassa Depositi e Prestiti e dato il via agli espropri in una zona da decenni occupata da autodemolitori. È il primo passo concreto verso un progetto da 5,7 milioni di euro – ma i cittadini vogliono dettagli: speriamo sia davvero la volta buona, dopo anni di promesse mai mantenute.

Un parco per una Roma Est dimenticata

Il nuovo Parco Archeologico di Centocelle coprirà circa 126 ettari tra i quartieri di Centocelle, Alessandrino, Torre Spaccata e Don Bosco. L’area comprende l’antico sito della Villa della Piscina, che diventerà un ecomuseo urbano aperto al pubblico, con centro espositivo e accessi dalla metro C di Centocelle. L’intervento completa una lunga vicenda urbanistica, iniziata nel 2006 e segnata da 33 ettari accessibili su 126 previsti. Un passo concreto è arrivato con l’esproprio dell’ex stazione di servizio AGIP in via Casilina: divenuta proprietà pubblica, sarà trasformata in punto di accesso, caffetteria, sala espositiva e info point per i visitatori.

Il Comune ha firmato l’ordinanza commissariale l’11 luglio, imponendo l’esproprio di oltre 9 ettari già liberati da rottami e asfalto. Entro l’estate partiranno le bonifiche biologiche, la rimozione di 20.000 m² di cemento e la demolizione delle strutture abusive. Resta però la domanda: basteranno un’ordinanza e 500 piante per cancellare anni di abbandono, incendi e degrado?

Addio a rifiuti e acciaierie abusive: bonifiche in arrivo

Oltre nove ettari saranno liberati e bonificati: 400 metri di muro perimetrale demolito lungo viale Togliatti per aprire nuove entrate da Torre Spaccata e Don Bosco. L’idea è usare miceti e piante selezionate per depurare suoli inquinati e trasformare le aree ex demolitori in un “bosco urbano” con 500 alberi piantati. Dopo però non basterà mettere un cartello “area verde”: il vero banco di prova sarà riaprire completamente le porte a chi oggi può calpestare solo un terzo del parco. Le associazioni avvertono: troppe incompiute, troppi soldi spesi sulla carta e nulla di concreto.

Il Comune, da parte sua, rassicura: la depavimentazione di 20.000 m² e la rimozione di manufatti abusivi sono già programmate. L’obiettivo dichiarato è un’area centralissima, senza cemento, in cui si respira. Si parla già di completare i percorsi pedonali, la botanic trail e gli impianti sportivi per la primavera del 2026.

Spazi sportivi e cultura: cosa promette il progetto

Sul terreno ex autodemolitori sorgeranno zone per basket, tennis, atletica, ping‑pong, oltre a giochi per bambini e realtà comunitarie. Cinquecento alberi sono già stati piantati nel “bosco urbano”. La riconversione del tracciato ferroviario dismesso in passeggiata ciclabile e botanica, con accessi alle gallerie sotterranee, indica la volontà di creare un “Central Park di Roma Est”.

Sogno o solita utopia?

Non è la prima volta che si parla di Parco di Centocelle. Dal 2006 a oggi solo una parte del progetto è stata realizzata. Le associazioni locali lamentano anni di ritardi, incendi e degrado: l’incendio del luglio 2022 ha messo nuovamente in evidenza il rischio ambientale dovuto ai rifiuti nocivi presenti nell’area degli autodemolitori. Molti comitati segnalano che l’accessibilità resta limitata (solo 33 su 126 ettari fruibili). Per politica, storia e archeologia, il progetto sembra urgente: ma serve davvero un salto di qualità.

Il progetto comprende campi da basket, tennis, atletica, parchi gioco e un botanic trail lungo l’ex tracciato ferroviario. Belle idee, certo, ma nelle periferie di Roma l’elenco di “sogni” esauriti è lungo. Serve un cronoprogramma serrato, non solo promesse in vista delle prossime elezioni. I cittadini da tempo lamentano le condizioni del parco. “Il Parco sarebbe veramente bello, ma è completamente abbandonato e in preda a nomadi con i camper, che riducono il parco in un porcile, con l’assenso delle Istituzioni locali”, scrivono addirittura nelle recensioni di Tripadvisor. E le foto allegate confermano le recensioni.

Il rischio è di un nuovo mostro incompiuto, con aree “spettacolari” chiuse a chiave e cantieri abbandonati. Perché finora, tra incendi e discariche abusive, la sola cosa cresciuta è la frustrazione di chi vive qui. Questa volta, però, i fondi del Pnrr impongono scadenze precise, che vanno rispettate. Ed è su questo che sperano i cittadini.

Parco Centocelle
Parco Centocelle – www.7colli.it