Roma, addio ai cassonetti gialli: come cambia la raccolta degli abiti usati

Roma dice bye bye ai cassonetti gialli per la raccolta degli abiti usati da devolvere in beneficenza e la municipalizzata Ama cambia strategia.
Il Comune dice basta agli atti vandalici, a furti e rovistagli rimuovendo i cassonetti ormai diventati “un pugno all’occhio” per il decoro urbano.
Incentivare il recupero
Ora l’obiettivo è incentivare il recupero efficiente dei materiali tessili e “risponde a una necessità che abbiamo già sollevato nei mesi scorsi, legata al decoro urbano e all’immagine della nostra città, soprattutto in questo periodo di Giubileo – i consiglieri M5S del Municipio Roma X, Alessandro Ieva, Giuliana Di Pillo e Silvia Paoletti –la rimozione non deve essere interpretata come un pretesto per ridurre o interrompere la raccolta differenziata dei rifiuti tessili, un’attività obbligatoria per legge. È fondamentale che il Sindaco Gualtieri e Ama S.p.A. assicurino che la raccolta continui con modalità efficienti e adeguate”.

Come cambia il servizio
“Non c’è cassonetto blindato che tenga – ha spiegato direttore generale di Ama, Alessandro Filippi – Il sistema attuale è ingestibile. Abbiamo avviato la rimozione progressiva di tutti i contenitori su strada e il passaggio a un nuovo modello basato su luoghi protetti e controllati”.
“Stiamo riorganizzando tutto il sistema per renderlo più efficiente e sostenibile– ha aggiunto Filippi – Vogliamo un servizio che sia al passo con le esigenze dei cittadini e che rispetti l’ambiente”
Le aree sorvegliate
Infatti, i consiglieri pentastellati chiedono “con urgenza di conoscere il cronoprogramma per la nuova collocazione dei cassonetti in aree sorvegliate, così come un piano per dotare i centri di raccolta di strutture e risorse necessarie a gestire l’eventuale aumento dei rifiuti tessili. Al momento, non risulta che tali centri siano pronti a far fronte a questa necessità”.
Al via la rimozione
Intanto iniziano le prime rimozioni in centro e ai Municipi VIII, IX e X, ma “va inoltre ricordato che il X Municipio è il primo di Roma per produzione di rifiuti tessili differenziati e che, negli anni, la collettività ha beneficiato dei proventi derivanti dalla vendita di questi materiali riciclati. Per questo motivo, è fondamentale non perdere questa opportunità economica, che contribuisce anche al miglioramento della qualità ambientale del nostro territorio”, concludono Alessandro Ieva, Giuliana Di Pillo e Silvia Paoletti.