Roma, addio al Circolo degli Artisti, parte la bonifica: ecco cosa sorgerà al suo posto

Roma, l'ingresso del circolo degli artisti

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Roma, per una generazione di romani il Circolo degli Artisti non era solo un locale, ma un riferimento culturale. Nato nel 1989 all’Esquilino, era poi approdato in via Casilina Vecchia 42, diventando il tempio delle serate indie della Capitale. Nel 2015 lo stop definitivo: musica spenta, una storia segnata da rifiuti pericolosi e affitti non pagati al Comune. L’area è finita nel fascicolo delle “grane irrisolte”, simbolo di una città che spesso lascia marcire i suoi luoghi più vivi.

Amianto, demolizioni e sicurezza: cosa succede adesso

Oggi l’ex Circolo entra finalmente nel programma di rigenerazione urbana del Campidoglio. La giunta Gualtieri ha approvato il progetto per la rimozione dell’amianto, la demolizione dei manufatti abusivi e la messa in sicurezza completa dell’area. Dopo una prima bonifica avviata nel settembre 2024, si apre la seconda fase, decisiva per restituire il sito alla città. Pulizia, smaltimento dei rifiuti, risanamento e interventi tecnici serviranno a creare le condizioni per un futuro utilizzo pubblico, sicuro e controllato.

Un nuovo spazio per giovani, cultura e quartiere

Non c’è ancora una data ufficiale di riapertura, ma l’obiettivo è chiaro: riportare lì funzioni culturali e sociali, con una forte attenzione ai giovani. Il progetto punta su tre direttrici: rispetto della storia del luogo, ascolto del quartiere e gestione solida, capace di evitare i fallimenti del passato. Nella riqualificazione rientra anche la tutela degli elementi storici, come il tratto dell’Acquedotto Felice, parte dell’identità del Prenestino. L’idea è trasformare un problema cronico in un presidio di creatività e socialità.

Bravetta, dallo scheletro di cemento al riscatto di Porta Pamphili

All’estremità opposta della città, a Roma Ovest, prende forma un altro tassello della rigenerazione urbana. Nel quadrante Pisana–Bravetta, il vecchio “Residence Roma”, arrivato negli anni Settanta, è stato per oltre 15 anni un simbolo di degrado: occupazioni abusive, roghi tossici, mezzi rubati, perfino un duplice omicidio nel 2006. Dopo lo sgombero del 2007, lo scheletro di cemento è rimasto lì, a ricordare promesse mancate. Oggi si chiama Porta Pamphili e prova a diventare il contrario di ciò che è stato.

Il nuovo asilo e i nuovi percorsi pubblici per il quartiere

In via di Bravetta 415 sono terminati i lavori per un polo educativo che ospiterà asilo nido e scuola dell’infanzia, per un totale di circa 150 bambini dal prossimo anno scolastico. Aule colorate si affacciano su un parco da cui si scorge il complesso del Buon Pastore. Attorno nascerà un sistema di piazze e percorsi pubblici che collegherà direttamente il quartiere con il Buon Pastore, la Valle dei Casali e la Tenuta dei Massimi. Luoghi e codici di avviamento postale, a Roma, possono davvero avere una seconda possibilità.