Roma, aggredisce una donna e la figlia di 2 anni, poi spacca a calci lo specchietto dell’auto su cui viaggiavano

Roma, una tranquilla serata di lavoro si è trasformata in un incubo per una giovane donna e la sua bambina di due anni. È successo nella notte tra domenica e lunedì, in zona Colle Oppio, una delle aree storiche della Capitale che da anni fa i conti con degrado, abusivismo e criminalità minuta.
La vittima, una donna sulla trentina che lavora nelle vicinanze, era appena uscita dal lavoro e si stava dirigendo verso la sua auto, una Peugeot 3008, con la figlia in braccio. A quel punto è stata avvicinata da un parcheggiatore abusivo che ha preteso denaro per la sosta.

Roma, il denaro dato al “parcheggiatore sbagliato”
La donna, consapevole dei “non detti” che regolano molte aree di sosta a Roma, ha consegnato spontaneamente tre euro. Ma a ricevere i soldi non è stato il “padrone” della zona. Dopo pochi minuti, un altro uomo – un somalo di 40 anni – ha aggredito verbalmente e fisicamente il primo parcheggiatore, rivendicando il controllo dell’area. L’escalation di violenza è stata rapida: l’uomo ha gridato che il denaro spettava a lui e si è scagliato contro la donna, minacciandola di morte davanti alla figlia terrorizzata.
Violenza cieca contro una madre e la sua bambina a Roma-Colle Oppio
Secondo quanto ricostruito, l’uomo si è avvicinato alla donna con fare aggressivo, gridandole in faccia che l’avrebbe uccisa. Poi, anziché calmarsi, ha diretto la propria furia verso l’auto: ha preso a calci gli specchietti, staccandoli, e ha danneggiato con violenza anche gli sportelli, lasciando vistose ammaccature sulla carrozzeria. La donna, stremata e sconvolta, ha cercato aiuto tra i clienti del vicino locale notturno “Sanctuary”, che si sono precipitati in strada attirando l’attenzione di una pattuglia della polizia.
L’intervento della polizia e l’arresto a Roma
Determinante l’arrivo tempestivo degli agenti del reparto Prevenzione Crimine, che transitavano in via delle Terme di Traiano. Alla vista del gruppo di persone che chiedeva aiuto, si sono immediatamente fermati e hanno intercettato l’aggressore. Il 40enne somalo è stato bloccato e condotto al commissariato. La donna, in evidente stato di shock, non riusciva inizialmente a ricostruire l’accaduto, tanto era il terrore vissuto. Solo in un secondo momento ha raccontato nei dettagli la dinamica dell’aggressione.
Un volto noto alle forze dell’ordine
L’uomo fermato ha alle spalle numerosi precedenti penali, alcuni dei quali proprio legati all’attività di parcheggiatore abusivo. Un profilo ben conosciuto dalle forze dell’ordine, che negli ultimi anni hanno più volte denunciato l’esistenza di una rete parallela di controllo del territorio da parte di soggetti irregolari. Un fenomeno che si alimenta nel degrado urbano e nell’assenza di controlli sistematici, e che continua a rappresentare una minaccia per la sicurezza dei cittadini.
La Capitale ostaggio del racket dei parcheggi
L’episodio riporta l’attenzione su una piaga ben nota ai romani: quella del racket dei parcheggi. Un sistema fatto di intimidazioni, minacce e violenza che costringe residenti e lavoratori a pagare il “pizzo” per poter lasciare l’auto in strada senza danni. In troppe zone della città, dalla movida al centro storico, le regole non le fanno le istituzioni, ma chi impone la propria presenza con la forza. Un problema che, nonostante denunce e operazioni di polizia, continua a proliferare.
Una vicenda simbolo di una città in affanno
Quanto accaduto nella notte del 26 maggio 2025 è solo l’ennesimo segnale di allarme. Una madre e una bambina aggredite per tre euro, in pieno centro a Roma, raccontano più di mille dossier sul degrado urbano. La sicurezza resta una promessa disattesa, mentre le periferie come le aree centrali soffrono la stessa, identica fragilità. Servono controlli più frequenti, presenza costante delle forze dell’ordine e un intervento deciso per smantellare i circuiti del malaffare quotidiano. Roma non può permettersi di lasciare il controllo del territorio a chi vive nell’illegalità.