Roma, aggredito Antonio Vaglica, vincitore di Italia’s Got Talent
Roma. Un volto noto al grande pubblico, simbolo di talento e passione artistica, trasformato improvvisamente in bersaglio di una brutale aggressione. Antonio Vaglica, 21 anni, vincitore della dodicesima edizione di Italia’s Got Talent, è stato minacciato e colpito alla testa da un sedicenne di origini tunisine. Un episodio scioccante, accaduto il 13 settembre, che ha mescolato paura, violenza e un drammatico tentativo di estorsione.
Roma, la trappola in casa
Secondo la ricostruzione dei carabinieri, il giovane artista si trovava insieme al ragazzo minorenne all’interno della propria abitazione. È lì che, con un gesto improvviso e brutale, il 16enne ha estratto una pietra appuntita e l’ha usata come arma. Minacce, parole cariche di violenza e la richiesta perentoria: consegnare soldi e cellulare. Vaglica, ferito e sotto shock, è riuscito a non cedere e a contattare i militari, raccontando l’incubo che stava vivendo. La notizia è stata riportata dal quotidiano La Repubblica.
Le minacce via WhatsApp
La violenza non si è fermata all’aggressione fisica. Nelle ore successive, le intimidazioni sono proseguite a distanza, attraverso messaggi su WhatsApp. Un pressing costante, che mirava a piegare la resistenza della vittima e a trasformare la paura in denaro. Il sedicenne, con tono minaccioso, ha imposto un appuntamento: il cantante avrebbe dovuto presentarsi in un fast food di piazza dei Mirti con una somma di 3mila euro, la prima tranche di una richiesta estorsiva destinata a crescere.
L’agguato dei carabinieri
Quello che il giovane aggressore non sapeva è che la vittima, con lucidità e coraggio, aveva già messo tutto nelle mani delle forze dell’ordine. All’incontro, mentre il minorenne aspettava i soldi, si sono presentati anche i carabinieri in borghese del Nucleo operativo della Compagnia di Roma Casilina e della Stazione di Torpignattara. Un’operazione rapida e precisa che ha messo fine all’incubo e ha portato all’arresto del sedicenne.
Il provvedimento del gip
Il magistrato, dopo aver valutato la gravità dei fatti e il concreto pericolo di recidiva, ha disposto per il giovane aggressore il collocamento in comunità. Le accuse sono pesanti: tentata estorsione, rapina e lesioni personali aggravate. Reati che, nonostante l’età, tracciano un profilo inquietante e fanno emergere il volto violento di un disagio sociale difficile da arginare.
Paura e indignazione
La notizia ha suscitato grande sconcerto non solo tra i fan dell’artista, ma anche tra i cittadini romani, già esasperati da episodi di criminalità diffusa. Che un giovane talento, simbolo positivo per tanti ragazzi, sia finito nel mirino di una violenza così cieca e spregiudicata, ha acceso un campanello d’allarme. Un segnale inquietante di come, spesso, l’adolescenza criminale possa esplodere con brutalità disarmante, scegliendo come vittime personaggi noti, percepiti come facili bersagli.
Il ritorno alla musica
Nonostante la paura e le ferite, Vaglica non ha smesso di credere nella musica. La sua storia artistica, fatta di sacrifici e successi, non si ferma davanti a un episodio criminale che, seppur traumatico, non intacca la forza del suo talento. La vicenda resta, tuttavia, un monito per le istituzioni e per la società: la violenza minorile, se non intercettata in tempo, può trasformarsi in un vortice di aggressioni e soprusi.