Roma, nel Campus Universitario un fabbricato per accogliere i senza fissa dimora

Roma, nel Campus Universitario un fabbricato per accogliere i senza fissa dimora può accogliere fino a 20 ospiti, uomini e donne italiani o stranieri senza fissa dimora. Saranno ospitate prioritariamente persone ‘senza tetto’ che già attualmente gravitano nell’area del Policlinico A. Gemelli.
La struttura è attualmente l’unico centro di accoglienza a Roma realizzato all’interno di un’area universitaria e ospedaliera, che si propone di offrire una sistemazione dignitosa alle tante persone che cercano riparo per la notte, a volte anche nelle sale di attesa dei Pronto Soccorso della Capitale o nei giardini degli ospedali. L’iniziativa inoltre è resa possibile grazie alla preziosa collaborazione tra istituzioni cattoliche che, ognuna per la propria parte, vogliono dare una risposta concreta al grave problema della povertà a Roma. Nello stesso tempo, va a realizzare un modello di accoglienza replicabile anche in altre strutture ospedaliere.

La Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli ha provveduto a ristrutturare l’edificio, di proprietà dell’Istituto Toniolo e concesso in comodato dall’Università Cattolica, e a dotare la struttura degli arredi e delle attrezzature necessarie; inoltre, si farà carico delle spese correnti e di fornire agli ospiti la cena e la prima colazione.
La gestione della Villetta della Misericordia è affidata alla Comunità di Sant’Egidio, che assicurerà, grazie all’esperienza e alla sensibilità maturata verso le persone senza dimora attraverso la rete dei servizi che svolge a Roma e in tante parti del mondo, l’accoglienza e l’accompagnamento quotidiano degli ospiti con il supporto di perso-nale volontario.
L’ospitalità nella Villetta della Misericordia sarà garantita per un periodo di tempo a seconda della situazione sociale di ciascun ospite, seguendo un progetto personalizzato. Agli ospiti saranno fornite risposte di tipo sociale a più livelli, in collegamento con i servizi socio-sanitari territoriali, come: sostegno socio assistenziale, contatti e coinvolgimento delle famiglie d’origine, recupero sociale e animazione, reinserimento lavorativo.