Roma, al via i lavori per la pista ciclabile sul Viadotto dei Presidenti: rimossi rifiuti e interventi sul verde

Da questa estate sono iniziati i lavori per la creazione della pista ciclabile sul Viadotto dei Presidenti a Roma. Il Comune di Roma aveva infatti annunciato che il 2025 sarebbe stato “l’anno all’insegna delle ciclabili” con diversi interventi non solo per la loro creazione ma anche per la messa in sicurezza di quelle preesistenti, come in via Monte Cervialto. Da metà luglio sono iniziati i lavori di Astral e della ditta sul Viadotto dei Presidenti e proprio in questi giorni si stanno portando avanti numerose attività di bonifica relative agli accampamenti abusivi e al verde, ormai diventato incontrollato.
Pista ciclabile sul Viadotto dei Presidenti, al via i lavori
In data 16 luglio sono iniziati i lavori per la creazione della pista ciclabile sul Viadotto dei Presidenti a Roma. La lunga arteria collega i quartieri di Colle Salario, Fidene, Serpentara, Nuovo Salario, Vigne Nuove, Bufalotta e Talenti. Da quanto si apprende la nuova pista ciclabile collegherà infatti tutti queste zone utilizzando, probabilmente, le vecchie ‘stazioni’ per il progetto della tramvia, come uscite. La pista transiterà infatti al centro tra i due sensi di marcia, all’interno quindi del verde. Negli ultimi giorni sono stati diversi gli interventi da parte delle ditte incaricate non solo per la rimozione del verde infestante abbandonato da anni ma anche per la potatura delle alberature, anch’esse mai interessate da alcun intervento concreto. Oltre a ciò sono stati sgomberati e rimossi i numerosi giacigli e accampamenti abusivi che da anni insistono nella zona. Da quanto si legge sul cartello affisso, i lavori dovrebbero terminare il 16/07/2026. Successivamente, al momento non si conosce la data esatta, dovrebbero iniziare i lavori per la creazione del famoso ponte ciclopedonale che attraverserà il parco delle Sabine per collegarsi, probabilmente, con il parco di largo Labia, dove si inserirà questa ciclabile.

Il Viadotto dei Presidenti, spesso al centro della cronaca e delle polemiche dei residenti
Da anni i residenti dei vari quartieri che insistono sul Viadotto segnalano la presenza, alle Istituzioni, di accampamenti abusivi in diversi tratti. Gli abitanti ne hanno chiesto quindi la rimozione con interventi di bonifica anche per le discariche abusive formatesi. “Ho inviato esposti e richiesto interventi, ora con la ciclabile, tutto viene riportato al decoro. Perché non si è intervenuti prima in modo concreto?”, commenta un uomo. Oltre a questa annosa situazione, i residenti hanno dovuto subire anni di roghi tossici e incendi boschivi sia nel periodo invernale che, soprattutto, in quello estivo. I mancati sfalci nei tempi infatti, hanno causato una crescita esponenziale delle erbe infestanti, tanto da invadere le corsie di sorpasso. Infine, i cinghiali. Da sempre infatti questa arteria è soggetta all’attraversamento degli ungulati, che a volte, hanno causato incidenti stradali. Anche in questo caso le persone hanno avanzato richieste di barriere o recinzioni, mai applicate.
Accampamenti rimossi, operazione interforze
In data 9 settembre sono avvenuti gli interventi di rimozione delle baracche abusive. Da quanto si apprende infatti dalla Polizia Roma Capitale sono state rimosse due baracche vuote sotto il tunnel e altre tre vuote alla fine del percorso ciclabile all’altezza del Viadotto Saragat. Sul posto hanno operato il III Nomentano della Polizia Roma Capitale, l’ama e la sala operativa sociale. Da qualche giorno invece, gli operai, stanno rimuovendo la grossa discarica abusiva, segnalata da anni, proprio all’ingresso del Viadotto da Vigne Nuove.
Residenti divisi tra chi vuole la tramvia e chi è a favore della ciclabile
Gli abitanti della zona sono attualmente divisi sul progetto. Molti sono a favore di un collegamento ciclabile necessario tra i vari quartieri al fine di incentivare la mobilità sostenibile, immerso peraltro nel verde. Altri, invece, concentrano le proprie rimostranze sulla mancata attuazione del progetto tramvia. Questo collegamento infatti, ormai abbandonato, avrebbe unito i quartieri citati sopra in pochissimi minuti. Anziani e studenti e non solo, avrebbero sicuramente beneficiato di questa infrastruttura di cui, al momento, sono rimaste solo le ‘stazioni’.