Roma, anziana ex dipendente Onu muore: la badante scompare con 750mila euro

Roma, una vita dedicata al lavoro nelle Nazioni Unite, poi l’isolamento, la malattia e infine la morte. Ma la vicenda della signora Vanda, ex dipendente dell’IFAD, l’agenzia dell’Onu per lo sviluppo rurale, ha assunto contorni inquietanti dopo il ritrovamento del testamento e la misteriosa sparizione della sua badante siriana, insieme a una fortuna in denaro.
Roma, ex dipendente Ono muore
La donna, 84 anni, viveva da tempo nella sua abitazione nel quartiere San Giovanni, a Roma. Soffriva di gravi patologie e con la pandemia aveva smesso di uscire. Tuttavia, i suoi conti correnti registravano una continua movimentazione di denaro: bonifici, regali e prelievi per un totale di oltre 150mila euro in tre anni. Una circostanza che ha insospettito il figlio, ex marine negli Stati Uniti, il quale, alla lettura del testamento, ha scoperto che gran parte dell’eredità – circa 750mila euro – era stata destinata alla badante, svanita nel nulla.

La Procura di Roma cerca la badante scomparsa con 750mila euro
Il caso è ora al centro di un’indagine condotta dalla Procura di Roma. Il sostituto procuratore Giulia Guccione ha aperto un fascicolo dopo la denuncia del figlio per circonvenzione di incapace. Le anomalie sono numerose: oltre alla massiccia movimentazione bancaria, la collaboratrice domestica avrebbe ospitato regolarmente amici e conoscenti nell’appartamento dell’anziana, nonostante le proteste del figlio. Dopo la morte della donna, avvenuta in una clinica romana il 4 ottobre scorso, la badante è scomparsa, portando con sé il computer e tutta la documentazione finanziaria della defunta.
Le indagini si concentrano sui flussi di denaro
Le indagini si concentrano ora sui flussi di denaro. Numerosi bonifici risultano essere stati inviati a destinatari stranieri, molti dei quali siriani, con causali ambigue come “stipendio”, “regalo” e “gift”. Solo nel 2023 sarebbero stati prelevati oltre 80mila euro in contanti. Oltre a ciò, l’intero patrimonio immobiliare della signora Vanda, inclusa la sua casa nel quartiere San Giovanni, è stato assegnato alla badante nel testamento.
La sparizione della collaboratrice domestica e il vuoto lasciato nei conti della donna hanno spinto gli inquirenti a indagare più a fondo, cercando di capire se vi siano state pressioni o raggiri ai danni dell’anziana. La Procura sta acquisendo documenti bancari e incrociando dati per ricostruire il quadro della vicenda, mentre proseguono le ricerche della badante, al momento irreperibile.
Un caso che solleva interrogativi inquietanti e che apre nuovi scenari sulle possibili truffe ai danni di persone anziane e vulnerabili. La verità potrebbe emergere dai conti bancari, dalle testimonianze e dall’eventuale ritrovamento della badante, il cui ruolo in questa oscura vicenda è ancora tutto da chiarire. La vicenda è stata raccontata dal quotidiano La Repubblica e da noi ricostruita.