Roma approva il PSO del Tevere: 800 interventi per ambiente, mobilità e spazi pubblici

Roma, Tevere Ponte Sant'Angelo

Il Piano Strategico e Operativo (PSO) del Tevere, proposto dall’Assessorato all’Urbanistica e coordinato dal prof. Gasparrini con supporto tecnico di Risorse per Roma, è stato approvato dalla Giunta di Roma Capitale. Il piano attua linee previste dal Piano Regolatore Generale e definisce un programma strategico per il riassetto del territorio fluviale.

Il documento prevede il recupero del Tevere come infrastruttura verde e blu lunga 75 km, da Settebagni a Ostia Antica, attraversando aree agricole, quartieri moderni, il centro storico e zone industriali dismesse. Il fiume viene considerato elemento centrale per l’organizzazione urbana, con funzioni ecologiche, sociali e di connessione tra territori.

PSO del Tevere, gli obiettivi principali

Il PSO identifica tre obiettivi strategici:

  1. Creazione di una rete di spazi verdi e blu integrati per la transizione ecologica;
  2. Sviluppo di una mobilità sostenibile, accessibile su scala urbana e locale;
  3. Rafforzamento di centralità urbane e locali per favorire coesione territoriale.

L’impostazione del piano non prevede singoli progetti scollegati, ma un’azione coordinata su tutta l’area fluviale, con coinvolgimento di istituzioni pubbliche, cittadini e soggetti privati. L’approccio è programmatico, con interventi a breve, medio e lungo termine.

Circa 800 progetti previsti

Il piano include circa 800 progetti, in parte in continuità con iniziative già in corso. Gli interventi sono distribuiti lungo il percorso del fiume, con l’obiettivo di valorizzare le specificità locali e migliorare la connessione tra paesaggio urbano e sistema naturale.

Il PSO è concepito come strumento operativo, con azioni finanziate da fondi europei, nazionali e regionali. L’insieme delle iniziative mira a integrare il Tevere nel funzionamento urbano, intervenendo su accessibilità, qualità ambientale e distribuzione degli spazi pubblici.

L’assessore all’Urbanistica Maurizio Veloccia ha dichiarato che l’intenzione è ricollegare la città al fiume, non solo fisicamente ma anche attraverso un utilizzo funzionale e coerente con la pianificazione urbana.